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Storia delle Olimpiadi: Valentina Vezzali, la donna dei record dello sport italiano

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Scrivi Vezzali, leggi record.
Prima schermitrice al mondo a essersi aggiudicata tre medaglie d’oro olimpiche individuali in tre consecutive edizioni (più altri tre allori a Cinque Cerchi non consecutivi nelle gare a squadre). Vincitrice di sei titoli mondiali individuali (più nove a squadre) e tredici complessivi a livello europeo; in carriera ha vinto 11 volte la Coppa del mondo e 14 volte il titolo nazionale assoluto individuale, cui si aggiungono i 12 conquistati a squadre. È l’atleta italiana più medagliata di tutti i tempi ed è, secondo il parere degli addetti ai lavori, la più grande fiorettista di sempre. Ai Giochi è salita nove volte sul podio: 6 ori, 1 argento, 2 bronzi. Semplicemente mostruosa.

Maria Valentina muove i primi passi nel mondo della scherma nel 1980, a sei anni, presso il mitico Club Scherma Jesi. A 15 anni inizia a mietere i primi successi nel Campionato Mondiale Cadette (vincerà tre titoli iridati di fila). Nella categoria Under 20 si aggiudica una medaglia di bronzo, una d’argento e due d’oro ai Mondiali, due ori agli Europei; inoltre conquista tre volte la Coppa del Mondo di categoria. I successi ottenuti da Under la fanno entrare rapidamente nel giro della nazionale maggiore, anche se non viene convocata per le Olimpiadi di Barcellona del 1992. L’anno successivo, ai Campionati Europei di Linz vince la medaglia di bronzo nel fioretto individuale, conquistando la prima medaglia da professionista in assoluto, mentre le prime medaglie mondiali arrivano nel 1994, con l’argento sia nella gara individuale sia in quella a squadre.

Il debutto olimpico avviene ai Giochi di Atlanta del 1996, dove ottiene la medaglia d’argento nella prova individuale, perdendo in finale contro la romena Laura Badea. Si “vendicherà” assieme alle compagne nella prova di squadra, Francesca Bortolozzi e Giovanna Trillini, uscendo dalla finale contro la Romania con l’oro al collo. A Sydney 2000, Valentina Vezzali raggiunge di nuovo la finale del fioretto femminile individuale. Stavolta la spunta sulla tedesca Rita König. Vincerà la medaglia d’oro anche nel torneo a squadre, assieme alle compagne di squadra Giovanna Trillini e Diana Bianchedi, battendo in finale la Polonia.

Ad Atene 2004 il fioretto femminile a squadre viene tolto dal programma olimpico per far debuttare la sciabola femminile individuale, costringendo le atlete a concentrare tutti i loro sforzi sulla gara individuale. Valentina Vezzali riesce a bissare la vittoria di Sydney, sconfiggendo in finale la connazionale (e concittadina) Giovanna Trillini: prima di allora, l’impresa del doppio oro olimpico nel fioretto femminile era riuscita solo alla ungherese Ilona Elek nel 1936-1948.

Al Campionato del Mondo di scherma svoltosi a Lipsia nel 2005, conquista il suo quarto oro nel fioretto individuale, a soli quattro mesi di distanza dalla nascita del suo primogenito Pietro. L’anno successivo, ai Mondiali di Torino, con il legamento di un ginocchio rotto, perde di misura in finale contro la connazionale Margherita Granbassi e si deve accontentare della medaglia d’argento; così come nella gara a squadre, dove l’Italia viene sconfitta in finale dalla Russia.

La rivincita arriva prontamente a San Pietroburgo 2007, dove sconfigge per 15-6 Giovanna Trillini in semifinale e vince la finale contro la Granbassi per 11-8, conquistando il 5° oro mondiale individuale (unica schermitrice nella storia), come il fiorettista sovietico Aleksander Romankov e lo sciabolatore russo Stanislav Pozdnjakov.

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Ai Giochi cinesi della XXIX Olimpiade ottiene nuovamente l’oro, battendo 6-5 nella finale di fioretto individuale la mancina coreana Nam Hyun-Hee, superando così la Trillini nella classifica all time degli atleti italiani plurivincitori di medaglie d’oro olimpiche. Vince anche il bronzo a squadre, insieme a Margherita Granbassi, Giovanna Trillini e Ilaria Salvatori.

Per avere un’idea ancora più chiara di cosa sia stato il Ciclone Vezzali nel mondo della scherma globale, nel periodo tra il 1996 e il 2004 perde la Coppa del Mondo solo nel 1998 (giungendo seconda dietro la Trillini), vincendo in totale 67 gare, record assoluto per la scherma e anche per un atleta italiano di qualsiasi sport. È la numero uno del ranking mondiale ininterrottamente dal 1996 fino alla pausa-maternità dopo Atene 2004. Tra il 1999 e il 2001 vince tutte le grandi manifestazioni a cui partecipa. Tra il 1999 e il 2000, in particolare, si aggiudica 56 match consecutivi. Numeri da capogiro…

Alle Olimpiadi di Londra 2012 è la portabandiera azzurra. Doveroso. Approda alle semifinali (ha 38 anni…), dove viene sconfitta dalla connazionale Arianna Errigo. Nella finale per il terzo posto affronta, come quattro anni prima, la coreana Nam, dipingendo l’ultimo capolavoro della sua impareggiabile carriera: vince all’extra time dopo una leggendaria rimonta che le permette di recuperare quattro stoccate di svantaggio in soli 13 secondi, passando dall’8-12 al 12-12! La jesina vince il bronzo e va così a completare un incredibile podio tutto azzurro (prima volta alle Olimpiadi nel fioretto femminile). L’oro-ciliegina sulla torta non le sfugge però nella prova a squadre, con Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Ilaria Salvatori: demolite in finale le “temibili” russe 45 a 31.

Maria Valentina Vezzali, nata a Jesi da una famiglia reggiana, la provincia il cui capoluogo ha dato i natali al tricolore italiano. Un destino glorioso segnato prim’ancora di nascere, insomma… Non potremo mai dimenticare i morsi letali del “Cobra” del fioretto rosa italiano, una permanente ambasciatrice dello sport azzurro nel mondo, il nostro orgoglio infinito.

Storia delle Olimpiadi, prima puntata: Dorando Pietri
Storia delle Olimpiadi, seconda puntata: Ondina Valla
Storia delle Olimpiadi, terza puntata: Gian Giorgio Trissino
Storia delle Olimpiadi, quarta puntata: Pietro Mennea
Storia delle Olimpiadi, quinta puntata: Abebe Bikila
Storia delle Olimpiadi, sesta puntata: il massacro di Monaco 1972
Storia delle Olimpiadi, settima puntata: Jesse Owens
Storia delle Olimpiadi, ottava puntata: Mauro Checcoli
Storia delle Olimpiadi, nona puntata: Antonella Bellutti
Storia delle Olimpiadi, decima puntata: Paola Pezzo
Storia delle Olimpiadi, undicesima puntata: Nino Benvenuti
Storia delle Olimpiadi, dodicesima puntata: Vincenzo Maenza
Storia delle Olimpiadi, tredicesima puntata: l’oro maledetto dell’Italvolley
Storia delle Olimpiadi, quattordicesima puntata: i fratelli Abbagnale
Storia delle Olimpiadi, quindicesima puntata: Clemente Russo
Storia delle Olimpiadi, sedicesima puntata: Sara Simeoni
Storia delle Olimpiadi, diciassettesima puntata: Pino Maddaloni
Storia delle Olimpiadi, diciottesima puntata: Klaus Dibiasi
Storia delle Olimpiadi, diciannovesima puntata: Alberto Cova
Storia delle Olimpiadi, ventesima puntata: Edoardo Mangiarotti
Storia delle Olimpiadi, ventunesima puntata: Daniele Masala
Storia delle Olimpiadi, ventiduesima puntata: Novella Calligaris
Storia delle Olimpiadi, ventitreesima puntata: il Settebello 1992
Storia delle Olimpiadi, ventiquattresima puntata: Giorgio Cagnotto
Storia delle Olimpiadi, venticinquesima puntata: il Setterosa 2004
Storia delle Olimpiadi, ventiseiesima puntata: Nedo Nadi
Storia delle Olimpiadi, ventisettesima puntata: Gelindo Bordin
Storia delle Olimpiadi, ventottesima puntata: Giovanna Trillini
Storia delle Olimpiadi, ventinovesima puntata: la straordinaria pesistica italiana 1924
Storia delle Olimpiadi, trentesima puntata: Roberto Di Donna
Storia delle Olimpiadi, trentunesima puntata: l’Italia dell’hockey pista 1992
Storia delle Olimpiadi, trentaduesima puntata: il “due con” azzurro 1968
Storia delle Olimpiadi, trentatreesima puntata: l’oro della nazionale italiana di calcio 1936
Storia delle Olimpiadi, trentaquattresima puntata: Galliano Rossini
Storia delle Olimpiadi, trentacinquesima puntata: Patrizio Oliva
Storia delle Olimpiadi, trentaseiesima puntata: Giovanni Lombardi
Storia delle Olimpiadi, trentasettesima puntata: Uberto De Morpurgo
Storia delle Olimpiadi, trentottesima puntata: Giulio Gaudini
Storia delle Olimpiadi, trentanovesima puntata: il ciclismo italiano a Tokyo ’64
Storia delle Olimpiadi, quarantesima puntata: Norberto Oberburger
Storia delle Olimpiadi, quarantunesima puntata: Antonio Rossi
Storia delle Olimpiadi, quarantaduesima puntata: la fiamma olimpica
Storia delle Olimpiadi, quarantatreesima puntata: Ulderico Sergo
Storia delle Olimpiadi, quarantaquattresima puntata: Ugo Frigerio
Storia delle Olimpiadi, quarantacinquesima puntata: l’eccezionale ciclismo su pista azzurro ad Atlanta ’96
Storia delle Olimpiadi, quarantaseiesima puntata: i “Tre Moschettieri di Amsterdam”
Storia delle Olimpiadi, quarantasettesima puntata: Enrico Porro
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Storia delle Olimpiadi, quarantanovesima puntata: il “quattro di coppia” azzurro a Sydney
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Storia delle Olimpiadi, cinquantatreesima puntata: Riccardi, Ragno, Cornaggia-Medici
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Storia delle Olimpiadi, cinquantacinquesima puntata: il “quattro con” azzurro 1928
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Storia delle Olimpiadi, cinquantottesima puntata: Ennio Falco
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Storia delle Olimpiadi, sessantesima puntata: l’oro del Settebello 1948
Storia delle Olimpiadi, sessantunesima puntata: Giuseppe Martinelli
Storia delle Olimpiadi, sessantaduesima puntata: Irene Camber
Storia delle Olimpiadi, sessantatreesima puntata: Ercole Baldini

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Foto: Federazione Italiana Scherma (Augusto Bizzi)

giuseppe.urbano@oasport.it

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