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Storia delle Olimpiadi: Patrizio Oliva, pugni d’oro a Mosca 1980

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Alle Olimpiadi “boicottate” di Mosca l’Italia conquistò 8 medaglie d’oro, due delle quali per mano (il senso dell’espressione è pressoché letterale…) di due napoletani veraci: Claudio Pollio, nella lotta libera, Patrizio Oliva, nella boxe. Il primo è tuttora l’unico medagliato italiano nella storia olimpica della lotta libera, il secondo è considerato unanimemente uno dei maggiori campioni che il pugilato italiano abbia mai avuto.

Il peso superleggero Patrizio Oliva, 21 anni, era stato paragonato addirittura a Sua Maestà Nino Benvenuti per stile e tecnica e a Mosca superò senza troppi patemi quattro avversari prima di giocarsi la finalissima contro il sovietico Konakbayev, un coriaceo kazako (diremmo oggi) che l’anno precedente gli aveva sottratto la corona europea al termine di un match dal verdetto a dir poco discutibile. Nel clan azzurro si temeva che l’ambiente moscovita avrebbe potuto galvanizzare il pugile dell’URSS e, soprattutto, influenzare le valutazioni dei giudici.

Ma lo scugnizzo di Poggioreale si dimostrò superiore all’avversario ed a qualsiasi, eventuale tentativo di indirizzare in modo casalingo l’incontro: quattro giudici su cinque assegnarono la vittoria al nostro atleta. L’Italia poté così tornare, dopo 12 anni di digiuno, su un podio olimpico della boxe; a Città del Messico fu il “massimo” Giorgio Bambini a mettersi al collo il bronzo.

In Russia, i giudici premiarono quella grande varietà di colpi che avrebbe permesso a Patrizio Oliva di distinguersi anche tra i professionisti, mondo in cui sbarcò dopo una brillante carriera da dilettante culminata proprio con la conquista dell’oro olimpico a Mosca 1980. Tra i pro, il pugile campano ottenne, in sequenza, i titoli italiano, europeo e mondiale dei superleggeri; successivamente, riuscì a conquistare pure il titolo di campione d’Europa nella categoria welter. Con uno score finale di 57 vittorie su 59 incontri disputati.

Appesi i guantoni al chiodo, è stato commissario tecnico della Nazionale Olimpica – che ha guidato ai Giochi di Atlanta 1996 e Sydney 2000 – nonché organizzatore di numerosi eventi pugilistici di portata internazionale. Attualmente è istruttore degli allenatori di pugilato per la federazione mondiale AIBA.

Storia delle Olimpiadi, prima puntata: Dorando Pietri
Storia delle Olimpiadi, seconda puntata: Ondina Valla
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Storia delle Olimpiadi, quinta puntata: Abebe Bikila
Storia delle Olimpiadi, sesta puntata: il massacro di Monaco 1972
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giuseppe.urbano@oasport.it

 

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