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Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Domani mi aspetto un’unghiata di Nibali. Caruso in una nuova dimensione”

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Riccardo Magrini

EGAN BERNAL HA VINTO IL GIRO D’ITALIA?

Ormai è finita. Oggi è stata una bella tappa, almeno hanno fatto quello che dovevano fare. Non trovo niente di sbagliato. La BikeExchange voleva vincere la tappa e l’ha vinta, Almeida voleva fare altrettanto ed è arrivato secondo. Bernal ha dimostrato che a Sega di Ala aveva vissuto solo un giorno storto ed ha beneficiato di una grande squadra. Yates è stato coraggioso, veramente bravo. L’unica cosa da vedere domani è se Caruso riuscirà a difendere il secondo posto. Ma nel finale il siciliano è risalito alla grande e ha fatto bene a provare a buttarsi in quell’attacco con Yates. D’altronde se non provi, non lo puoi sapere. Una tappa bella che ci hadato la risposta che Bernal è forte.

LA GRANDE GESTIONE TATTICA DELLA MAGLIA ROSA

Bernal è stato molto intelligente, supportato egregiamente dalla squadra. C’era stato un momento in cui Martinez si era un po’ distratto prima della Colma, ma è rientrato con Ganna. Quella della Ineos è stata una gestione perfetta: Castroviejo e Martinez sono stati superlativi.

MARTINEZ, IN UN’ALTRA SQUADRA E DA CAPITANO, SAREBBE STATO DA PODIO?

Martinez, per come sta andando, sarebbe stato da podio se fosse stato capitano. Ha fatto una corsa parallela con Bernal, lo ha aiutato in tante occasioni.

YATES OGGI HA VINTO, MA NON ERA IN GRADO DI RIBALTARE LA CLASSIFICA

Yates ha gestito il Giro memore degli errori del passato, come aveva già fatto vincendo la Vuelta. Lui ha avuto dei problemi muscolari rimediati al Tour of the Alps, poi il maltempo ha accentuato tutto e nelle prime due settimane ha fatto fatica. Oggi ha fatto un numero, dietro aveva corridori forti. Ha voluto vincere la tappa con una bella azione e ci è riuscito. Lo sbaglio che ha fatto è stato sul Giau, quando si era coperto troppo. Nella giornata storta lui ha pagato tanto, Bernal invece si è difeso. E’ questa la differenza.

DAMIANO CARUSO AD UN PASSO DAL SOGNO DI UNA VITA

Caruso è stato la grande sorpresa, oggi ci ha anche provato. Gli vanno tutto l’affetto e la stima. Domani sono salite lunghe, ma quella finale non sarà così dura. E’ una tappa impegnativa perché a fine Giro, credo si difenderà bene. Comunque la cronometro non sarà decisiva per la maglia rosa. Se va così come oggi, per me domani Caruso non perde tanto. Oggi nel finale aveva quasi ripreso Bernal. Per me arriverà secondo, anche se Yates farà di tutto per scalzarlo. Le salite di domani, anche se non durissime, possono sempre fare male.

IMPENSABILE PENSARE DI ATTACCARE BERNAL DA LONTANO 

Con la squadra che ha Bernal, è difficile pensare che si possano fare delle azioni da lontano. Sull’ultima salita però ci proveranno di sicuro. Yates proverà a scalzare Caruso, sarà il tema principale della tappa.

L’ALLEANZA YATES-ALMEIDA

Non parlerei tanto di alleanza, Yates e Almeida avevano una condivisione di intenti. Hanno tenuto sotto controllo la fuga e penso che anche domani faranno lo stesso. Alla Deceuninck manca ancora una vittoria, quindi credo che faranno di tutto per vincere con Almeida. Nel finale il portoghese ha staccato anche Bernal, domani sono pendenze perfette per lui. Per me può finire nei 5 grazie alla cronometro. Se domani attacca e guadagna qualcosa, poi a cronometro può arrivare anche nei tre, forse dietro ai soli Ganna e Cavagna.

CARUSO, NONOSTANTE ABBIA 33 ANNI, POTRA’ RIPROVARCI IN FUTURO?

Caruso ha dimostrato di essere un corridore valido nelle corse a tappe. Quando ritornerà Landa, credo che sarà lo spagnolo il capitano. Damiano ha fatto un Giro che è un premio alla carriera. Tutto sommato gli italiani si sono comportati bene, oltre le aspettative. Prima del Giro nessuno parlava di Caruso. Magari ora lo useranno in maniera diversa nelle prossime corse a tappe, da adesso avrà una dimensione diversa, molto più alta.

LORENZO FORTUNATO 16° E VICINO ALLA TOP15

Fortunato alla Eolo può maturare. Il 16° posto vuol dire molto, anche più della vittoria sullo Zoncolan. Deve iniziare a rimanere con i migliori nei momenti clou. Un conto è vincere una tappa andando in fuga, un altro è rimanere con i migliori quando si accende la bagarre: è lì che si vede quanto vale un corridore. Ha 25 anni, può avere una dimensione migliore rispetto a quella avuta finora. Aspettiamo però, non facciamo come con Fabbro che sembrava promettere bene e non sin qui si è visto poco. Fortunato a Sega di Ala si era difeso abbastanza bene ed aveva chiuso a un paio di minuti dai primi, sono segnali buoni.

IL FUTURO DELL’ITALIA

Io tra i giovani aspetto Bagioli per le corse di un giorno, ma al Giro si sono visti anche Affini e Aleotti. Quest’ultimo aveva perso da Foss al Tour de l’Avenir, ma non è che il norvegese qui stia facendo chissà che. Per le classiche qualcosa si muove, abbiamo Moscon, Bettiol e Ulissi che vanno forte. Per le corse a tappe Ciccone bisognerà rivederlo, per ora deve dimostrare maggiore solidità.

VINCENZO NIBALI VUOLE ARRIVARE A MILANO CON ORGOGLIO

Nibali ha fatto già un capolavoro ad essere alla partenza. Vanno premiati la sua costanza e il suo onore. Magari domani potrebbe dare una zampata, oggi non l’ho visto pedalare male. Domani è una tappa che si sposa bene con le sue caratteristiche, con salite lunghe e non troppo dure. Mi aspetto un’unghiata di Vincenzo domani, a costo di saltare. Sarebbe bello se vincesse.

NIBALI E’ SICURO DI ANDARE ALLE OLIMPIADI?

Bettiol, Moscon e Caruso ci vanno sicuro. Ulissi ha dimostrato di venire fuori alla distanza, sulle salite dure ha tenuto. Poi balla un posto tra Ciccone e Nibali, con lo Squalo favorito. In due mesi è difficile trovare la forma giusta. Lui ce l’aveva, poi è caduto ad un mese dal Giro. Però nella gara secca cambiano tante cose.

LE PUNTATE PRECEDENTI

Prologo: la presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: Ganna supersonico, Moscon non teme Van der Poel o Van Aert
Seconda tappa: perché Filippo Ganna ha fatto lo sprint al traguardo volante
Terza tappa: prime risposte a Sestola
Quarta tappa: non mi piace come la Ineos tratta Ganna
Quinta tappa: “De Marchi può tenere la maglia fino a Campo Felice”

Sesta tappa: “Ciccone mi ha stupito, Bernal padrone. Nibali arriva nella terza settimana”
Settima tappa: “Gianni Moscon è sprecato alla Ineos”
Ottava tappa: “Nibali ha un po’ di sfiga addosso. Bernal non l’ho visto bene”
Nona tappa: “Bernal non ha paura di Pogacar. Yates si sta nascondendo”
Decima tappa: “Vincenzo Nibali avrà energie per la terza settimana”
Undicesima tappa: “Ci sono rimasto male per Nibali e Ciccone”
Dodicesima tappa: “Simon Yates si sta nascondendo”
Tredicesima tappa: “Bernal vince sullo Zoncolan”
Quattordicesima tappa: “Bernal può avere la giornata storta. Nibali ha l’allergia”
Quindicesima tappa: “Vincenzo Nibali mi sembra rassegnato”

Sedicesima tappa: “Egan Bernal come Marco Pantani”
Diciassettesima tappa: “Giulio Ciccone può vincere un grande giro”
Diciottesima tappa: “Yates può guadagnare su Bernal sull’Alpe di Mera”

1 Commento

1 Commento

  1. Giancarlo Rizzo

    29 Maggio 2021 at 15:35

    Ma Magrini parla per scherzo oppure è un incompetente vero?
    Si aspetta sempre il colpaccio da Nibali, ancora non ha capito che non cammina più?

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