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Ciclismo

Vincenzo Nibali: “Olimpiadi? Non sono certo di andare. Domani proverò la fuga, ho una lesione al braccio”

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Vincenzo Nibali sta stringendo i denti con grandissima professionalità dopo essere incappato in ben tre cadute al Giro d’Italia. Lo Squalo prosegue la propria avventura alla Corsa Rosa, oggi ha cercato di difendersi sulla dura salita conclusiva dell’Alpe di Mera e al momento occupa il 18mo posto in classifica generale a 50’02” di ritardo da Egan Bernal. L’alfiere della Trek-Segafredo è stato molto sfortunato nell’ultimo mese, tra la caduta in allenamento a inizio aprile (frattura del radio del polso destro) e i tre scivoloni in gara, tra cui l’ultimo due giorni fa che aveva fatto temere una frattura all’omero destro.

Il 36enne ha rilasciato una lunga intervista durante il Processo alla Tappa su Rai 2: “Le sensazioni sono sempre rimaste lineari, non sono al massimo. Ho cercato di restare qui fino alla fine, mancano soltanto due tappe. L’altroieri c’era una curva cieca, sono stato centrato in pieno, una bicicletta mi è finita sulla schiena, mi ha generato una piccola lesione al muscolo del braccio. Ho sofferto in questo Giro dall’inizio alla fine. Anche Ciccone ha avuto problemi. Domani tutti, come squadra, proveremo ad andare in fuga“.

Vincenzo Nibali punta dunque a lasciare il segno nella giornata di domani caratterizzata da San Bernardino, Passo dello Spluga e arrivo in quota all’Alpe Motta: “Domani sicuramente bisogna tentare, andare in fuga non sarà facile, speriamo di prendere la fuga di giornata e poi vediamo“.

Il vincitore del Tour de France 2014 ha provato a tracciare uno scenario tattico per domani, visto che Simon Yates cercherà di recuperare 2’49” a Egan Bernal per provare a conquistare il Trofeo Senza Fine: “Yates può inventarsi qualcosa domani, la tappa è molto lunga, c’è spazio per provarci. Se fossi Yates cosa farei domani? Ci proverei. Come? Bisogna vedere come sono gli avversari, già dal San Bernardino bisogna fare la gara dura, ha dimostrato di avere una buona squadra e quando ha attaccato ha guadagnato qualcosa, la tappa di oggi si farà sentire domani. Il San Bernardino è infinito, è un’ora e mezza di salita. Lo Spluga è abbastanza duro nella prima parte, si respira differentemente vista la quota e quelle altitudini possono influenzare tanto. Può essere un trampolino“.

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Vincenzo Nibali ha fatto anche un passo indietro, tornando a rivivere quanto successo prima di questa Corsa Rosa: “In questo Giro era più facile restare a casa, io ho scelto di venire perché il Giro mi ha dato tantissimo, me l’ha dimostrato il pubblico che mi applaudiva, le persone mi aspettano e per me è un motivo per cercare di continuare. L’avvicinamento alle Olimpiadi è un momento importante, la rosa è grande, ci sono dei passaggi che bisogna fare per gradi, bisogna parlarne col CT, al momento non posso dire di essere certo della convocazione perché comunque bisogna andare forte“.

Foto: Lapresse

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