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Ginnastica artistica, le possibili convocate dell’Italia per le Olimpiadi: cosa cambia senza Asia D’Amato

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Alice D'Amato
Alice D'Amato / IPA Agency

Mancano meno di tre mesi alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove l’Italia vorrà essere grande protagonista nella ginnastica artistica. La squadra femminile si presenterà con grandi ambizioni: dopo il quarto posto di Tokyo 2020 e il bronzo sfumato di un soffio agli ultimi Mondiali, le ragazze del DT Enrico Casella hanno dominato gli Europei e hanno tutte le carte in regola per lottare per un posto sul podio in quella che è a tutti gli effetti la gara che misura la caratura agonistica dell’intero movimento ginnico di una Nazione.

Ma quali saranno le cinque Fate che indosseranno il body azzurro nella capitale francese?Asia D’Amato non potrà essere della partita, visto che ha rimediato la lesione del crociato sinistro agli Europei e si dovrà operare. Nei fatti sono certe del posto, salvo episodi avversi, Manila Esposito e Alice D’Amato, autrici di una fantastica doppietta nel concorso generale individuale della rassegna continentale. La campana ha poi trionfato anche alla trave e al corpo libero (prima italiana a vincere tre titoli nella stessa rassegna), la genovese si è confermata reginetta sugli staggi. Sono due eccellenti all-arounder, tra l’altro entrambe in top-10 agli ultimi Mondiali, solidissime in ottica squadra, esperte e con dei picchi eccellenti su determinati attrezzi.

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Elisa Iorio ha conquistato il bronzo alle parallele asimmetriche, ma è in grado anche di fornire un valido contributo anche su altri attrezzi in caso di necessità e soprattutto garantisce grande solidità ed esperienza. Angela Andreoli ha concluso il giro completo degli Europei al terzo posto (non prendendo il bronzo a causa della regola dei passaporti), si è poi messa al collo il bronzo al corpo libero, ha nelle gambe una trave eccellente, sta prendendo confidenza e sembra essere in ottima forma.

Quelle nominate sono le atlete che hanno gareggiato alla Fiera di Rimini e sembrano essere in pole-position per la presenza ai Giochi. Chi prenderà il posto inizialmente ipotecato da Asia D’Amato? Giorgia Villa era stata inizialmente selezionata per gli Europei, ma nelle ultime due settimane ha dovuto fare i conti con la febbre, ha saltato anche il Trofeo di Jesolo ed è stata sostituita da Andreoli. La bergamasca si distingue tra 10 cm e staggi, ha ritrovato l’esercizio al quadrato e va valutata attentamente.

Martina Maggio ha gareggiato nell’ultima tappa di Serie A e in Coppa del Mondo: non è ancora apparsa brillante e sta proseguendo il proprio recupero dall’operazione dello scorso anno. La brianzola è un’eccellente generalista, è stata bronzo all-around agli Europei 2022 e sulla carta ha i mezzi per rientrare in gruppo, dipenderà da come si svilupperà la situazione nelle prossime settimane. Arriviamo poi al capitolo Vanessa Ferrari, che non gareggia dall’agosto 2021, ovvero da quando conquistò l’argento al corpo libero alle Olimpiadi.

In questo lasso temporale la Farfalla di Orzinuovi si è operata e non ha mai smesso di allenarsi, ma durante l’ultimo inverno ha dovuto fare i conti con un brutto acciacco di stagione che le ha complicato i piani di rientro. Avrebbe dovuto prendere parte alla Serie A ma non lo ha fatto e anche agli Europei era assente. Ci sono due occasioni per rivederla in campo gara prima dei Giochi: la Final Six Scudetto a fine maggio e i Campionati Italiani Assoluti a inizio luglio, il tempo stringe. Certo che se fosse abile e arruolabile allora il suo corpo libero farebbe davvero comodo alla squadra e farebbe paura a tutte le avversarie.

Confermato il quartetto che ha trionfato gli Europei con l’aggiunta di una tra Villa, Maggio e Ferrari? Oppure ci saranno altre novità? Vedremo chi sarà più in forma a inizio luglio in occasione degli Assoluti, al termine dei quali il CT Enrico Casella diramerà le convocazioni per le Olimpiadi. Sperando che una gara a tre settimane dall’evento più importante del triennio non sia controproducente come accadde nel 2021, quando Giorgia Villa si infortunò alla vigilia della rassegna a cinque cerchi.