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Volley, Trento sul tetto d’Europa! Michieletto e Lavia firmano la quarta Champions dell’Itas: battuto 3-0 lo Jastrzebski

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Marko Podrascanin
Podrascanin/Ipa

L’Itas Trentino è campione d’Europa. Al terzo tentativo, dopo la doppia sconfitta con lo Zaksa, la generazione dei “millennials” o giù di lì riporta a Trento la Champions League a 13 anni di distanza dall’ultimo trionfo europeo, terzo della saga dei vari Juantorena e Kaziyski, tanto per fare due nomi. I trentini hanno battuto 3-0 i polacchi dello Jastrzebski Wegiel al termine di un match molto più combattuto di quanto dica il punteggio finale. Itas più efficace e meno falloso nei momenti decisivi di un match con i tre set decisi sempre nel finale con lo scatto decisivo della squadra di Fabio Soli. L’Italia torna così sul tetto d’Europa grazie all’Itas Trentino, sei anni dopo Civitanova. 

I trentini non hanno mai dato l’impressione di essere veramente in difficoltà, anche quando si sono trovati ad inseguire. Bravissimi i ragazzi di Soli ad accettare lo scontro faccia a faccia con i polacchi che hanno lentamente perso sicurezza e il solo Fornal ci ha provato fino alla fine, mentre Patry e Szymura si sono sciolti lentamente come neve al sole e Sclater non ha cambiato il volto alla partita.

Trento chiude, così, alla grande una stagione che finora non aveva riservato soddisfazioni alla squadra di Fabio Soli. Oggi una grande partita di tutti, da Lavia, perfetto in attacco e al servizio, a Michieletto, impeccabile dall’inizio alla fine, da Sbertoli, tornato re in regia, a Rychlicki che si è ripreso dopo un set sottotono, da Podrascanin a Kozamernik, decisivo con muri ed attacchi, soprattutto nel terzo set, fino a Laurenzano che è riuscito a limitare i danni contro i servizi avversari.

Parte subito bene la squadra di Soli che si porta sul 4-1 ma lo Jastrzebski, pur senza riuscire a trovare il giusto ritmo, torna sotto, pareggiando a quota 8. Si gioca punto a punto fino al 12 pari, poi è Michieletto a suonare la carica, seguito da Podrascanin che piazza il muro del 15-12. Michieletto mette a segno l’ace che porta avanti 17-13 i trentini ma i polacchi hanno l’ultimo sussulto e si riportano sotto sul 17-16. A quel punto sale in cattedra Michieletto che colpisce a più riprese mandando in tilt la squadra avversaria (23-18). Trento non cala nel finale e vince 25-20.

In avvio di secondo set lo Jastrzebski prova a mettere paura all’Itas scattando avanti 3-0 ma i trentini pareggiano e tengono a bada i bollenti spiriti dei rivali. Si procede punto a punto con la squadra polacca che alza il livello al servizio ma perde l’apporto dei centrali, meno efficaci rispetto al primo set. Trento soffre e piazza il break di 3-0 al momento giusto con Michieletto e Lavia e sfruttando qualche errore dei polacchi (20-17). Ci prova Fornal nel finale a riportare sotto lo Jastrzebski con un attacco vincente e un ace ma non basta. Michieletto col mani out porta Trento sul 2-0 (25-22).

Nel terzo set Trento, dopo un avvio equilibrato, ha il merito di non mollare quando la squadra polacca prova a distanziare l’Itas sul 13-15. Rychlicki e Kozamernik riportano sotto i trentini che reggono il ritmo dei campioni di Polonia e poi, con un Lavia monumentale in battuta, piazzano il break di 4-0 che decide set e incontro portandosi sul 23-19. Fornal è l’ultimo ad arrendersi e porta i polacchi sul 24-21 ma il punto finale lo firma Marko Podrascanin che vince la sua prima Champions League all’ultimo match con la maglia di Trento. Un finale da lacrime e da gioia, entrambe sul volto dei trentini nel tripudio di Antalya.

Tante le storie attorno a questa vittoria. I rientri di Sbertoli e Lavia dopo infortuni che avevano messo a rischio la loro presenza ad Antalya, la prima Champions League di Marko Podrascanin all’ultima partita con la maglia di Trento ed è stato proprio il centrale serbo a chiudere il match con il suo muro. Ci fosse stata una regia non avrebbe potuto studiarla meglio. Michieletto top scorer con 16 punti in casa Itas, 15 di Rychlicki e 11 per Lavia, in casa Jastrzebski solo Fornal in doppia cifra con 19 punti, onore al polacco che ci ha creduto fino alla fine. 9 punti a testa per Szymura e Patry, entrambi deludenti