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ATP Roma 2024: stavolta il tie-break condanna Francesco Passaro, agli ottavi va Nuno Borges

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Francesco Passaro
Passaro / Felice Calabrò - IPA Sport

Niente da fare, questa volta, per Francesco Passaro. Il classe 2001 di Perugia deve dire addio agli Internazionali d’Italia, in cui era entrato attraverso le qualificazioni, al terzo turno. Oltre tre ore di lotta, un match point che non ha potuto sfruttare, e alla fine arriva la sconfitta contro il portoghese Nuno Borges per 4-6 7-6(8) 7-6(4). Sarà lui a sfidare il vincente di Zverev-Darderi, programmata in serata.

Passaro non mostra alcuna contrazione a inizio match, tant’è che subito riesce a procurarsi una palla break, sulla quale manda però il rovescio in rete. Dopo il salvataggio, Borges proprio con lo stesso mezzo, ma trovando l’incrociato, riesce a togliere la battuta a zero a al ventitreenne perugino. C’è anche il rischio di 1-4, ma viene prontamente sventato con una validissima prima vincente. Si va in lotta, altre due volte il portoghese va vicino al doppio break, ma chi deve restituire il maltolto alla fine è lui, che con un brutto errore e un doppio fallo fa sì che tutto torni in equilibrio sul 3-3. Da quel momento in poi è Passaro che sale di livello, mentre il lusitano inizia semplicemente a innervosirsi e a sbagliare un po’ troppo, mentre il Grand Stand acclama il suo beniamino. Il decimo gioco è così quello decisivo, con Borges che sbaglia parecchio e l’italiano che, trovatosi sul 15-40, tiene bene lo scambio e alla fine ha ragione lui: 6-4.

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Lotta varia anche nel secondo parziale, in cui Passaro e Borges si immergono dentro scambi tattici, complessi, a volte anche rudi e duri. Due le palle break sul 2-2 in favore del portoghese, ma è sempre il servizio a salvare l’umbro. Come d’incanto, da quel momento le emozioni diventano meno intense e, quasi portati avanti da un filo invisibile, i due si trascinano al tie-break. Passaro sbaglia subito di rovescio in uscita dal servizio, ma recupera nel sesto punto con un magnifico dritto che emerge da una difesa strenua. Si va avanti fin oltre i sei punti, ed è Passaro ad avere il match point sul 7-6, cancellato da un recupero di dritto lungo. Sull’8-8 difesa fino all’impossibile dell’italiano, che però sbaglia la smorzata di rovescio e manda Borges sul 9-8. Seguito: prima vincente, terzo set.

Per certi versi il parziale decisivo ha molte similitudini col secondo, soprattutto perché molto spesso i due riescono ad avere una buona facilità nel tenere la battuta. Fa eccezione il terzo game, in cui Borges fa il cattivo tempo nel concedere una palla break e poi quello buono per salvarsi (ma sulla chance è Passaro a mandare lungo il dritto). In breve, si arriva, seppur con qualche piccolo patema, al tie-break, proprio alla soglia delle tre ore di gioco. Tutto resta in equilibrio fino al 3-3, quando Passaro commette un sanguinosissimo doppio fallo. Borges restituisce il minibreak con un rovescio incredibilmente mandato alle ortiche sul 5-3, ma il perugino vede andarsene il back di rovescio difensivo successivo: due match point per il portoghese. Ed è un altro doppi fallo di Passaro a chiudere il match.

Nelle 3 ore e 7 minuti di match tanto il gioco fatto da Passaro, con 43 vincenti e 50 errori gratuiti contro 30-21 di Borges. Molto bene entrambi al servizio (76%-81% di punti vinti con la prima); rimane però il fatto che da qui Passaro può trarre finalmente le energie per lanciarsi nel mondo che conta.