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MotoGP, GP Americhe 2018: Austin è il regno della Honda. Ma soprattutto di Marc Marquez: sarà lui il favorito numero uno

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La MotoGP rimane nel continente americano ma si sposta al Nord, negli Stati Uniti, dove andrà in scena il GP delle Americhe. Sul circuito di Austin si torna in pista dopo i fatti di Termas de Río Hondo. Se ne è parlato molto, anche troppo, ma nel weekend la parola tornerà finalmente alla pista. Un circuito che vede un’unica grande favorita, la Honda.

Austin ha fatto il suo debutto nel Motomondiale nel 2013 e da allora ha sempre vinto una Honda. I primi due anni fu doppietta e in totale, in cinque edizioni fin qui disputate, i podi totali sono 8 e le pole 5. Un filotto impressionante, che la dice lunga su quanto particolarmente bene la RC213V si adatti alle tante curve di questo tracciato. Austin, infatti, mette a dura prova i freni: le curve sono venti, di cui cinque molto lente, con ben tredici punti di staccata. Come quella di curva 12, quando le moto arrivano ad una velocità di circa 330 km/h, per poi ridurre la loro velocità fino a circa 60, con una frenata lunga quasi 6″.

Su una pista in cui saper trarre il massimo dalla staccata diventa fondamentale, non può non essere Marc Marquez il favorito numero uno. Lo dicono i numeri, perché il dominio della Honda su questa pista è stato infatti firmato proprio dallo spagnolo. MM93 ha letteralmente monopolizzato la scena in tutte le cinque edizioni, firmando sempre sia pole che vittoria. Ha cominciato nel 2013, anno del primo successo in MotoGP, e proseguito fino allo scorso anno. Il pilota catalano è infatti quello che meglio riesce a interpretare la particolari peculiarità di una pista, progettata per la Formula 1 (qui più veloci di circa mezzo minuto rispetto alle moto), che presenta non solo tante curve, ma anche un dislivello di circa 41 metri, ben evidenziato dalla caratteristica salita al termine del rettilineo di partenza.

La Honda di quest’anno convince particolarmente, dopo il podio di Marc a Losail e la vittoria di Cal Crutchlow a Termas de Río Hondo, rendendo ancor di più Marquez l’uomo da battere negli States anche nel 2018. Austin ha già rappresentato il modo migliore per lo spagnolo per mettersi alle spalle un inizio di stagione poco positivo: è successo lo scorso anno, dopo la scivolata dell’Argentina, o nel 2015, quando Marc vinse la prima gara stagionale dopo il quinto posto in Qatar. Un ‘jolly’ che il Cabroncito proverà a giocarsi anche stavolta, per mettersi alle spalle le polemiche dello scorso GP e tornare a far parlare di sé per i risultati ottenuti in pista e non per le manovre al limite.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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