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Ginnastica artistica, Italia Reginetta d’Europa per la terza volta: dall’epopea di Ferrari e compagne al bis delle Fate

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Italia ginnastica artistica
Italia ginnastica artistica / Simone Ferraro/FGI

L’Italia ha vinto la gara a squadre degli Europei 2024 di ginnastica artistica femminile. La nostra Nazionale si è imposta in maniera nitida alla Fiera di Rimini, trionfando con l’ottimo punteggio di 164.162 e rifilando due lunghezze esatte di distacco alla Gran Bretagna. Le Fate sono state impeccabili di fronte al proprio pubblico, nonostante l’assenza dell’infortunata Asia D’Amato, ed hanno fatto risuonare l’Inno di Mameli rispettando il pronostico della vigilia.

Le ragazze del DT Enrico Casella sono così salite sul gradino più alto del podio ed il Bel Paese ha conquistato il terzo titolo continentale della propria storia nell’evento che premia la caratura, la profondità, la forza del movimento di un’intera Nazione. Si tratta di un’impresa di enorme caratura tecnica ed agonistica, risultata estremamente rara alle nostre latitudini.

Ginnastica artistica, CAMPIONESSE D’EUROPA: Italia sul trono della gara a squadre, le Fate conquistano il terzo scettro

Il primo precedente risale al 2006: nel pomeriggio del 29 aprile, a Volos (Grecia), furono Vanessa Ferrari, Lia Parolari, Monica Bergamelli (oggi sul podio nelle vesti di allenatrice), Federica Macrì e Carlotta Giovannini a riuscire nella magia leggendaria di battere le corazzate Romania (con addirittura Sandra Izbasa e Catalina Ponor in pedana) e Russia (guidata da Anna Grudko).

Il 13 agosto 2022, a Monaco (Germania), trionfarono Angela Andreoli, Alice D’Amato, Asia D’Amato, Martina Maggio e Giorgia Villa, sconfiggendo la temibile Gran Bretagna delle gemelle Jessica e Jennifer Gadirova, Alice Kinsella ed Ondine Achampong.

Il 5 maggio 2024, a Rimini, fanno festa Angela Andreoli, Alice D’Amato, Asia D’Amato, Manila Esposito ed Elisa Iorio battendo ancora una volta la Gran Bretagna di Kinsella. Si tratta del primo sigillo in anno olimpico, nel 2006 fu un preludio all’apoteosi di Vanessa Ferrari nel concorso generale individuale dei Mondiali.

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