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Ginnastica artistica, CAMPIONESSE D’EUROPA: Italia sul trono della gara a squadre, le Fate conquistano il terzo scettro

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Italia ginnastica
Italia ginnastica / IPA Agency

Campionesse d’Europa, Campionesse d’Europa, Campionesse d’Europa. L’Italia sale sul trono del Vecchio Continente per la terza volta nella storia, conquistando la medaglia d’oro nella prova regina, quella gara a squadre che misura la caratura, la solidità, la validità, la forza e la profondità del movimento ginnico di un intero Paese. La nostra Nazionale si è imposta di forza nel team event che ha chiuso gli Europei di ginnastica artistica femminile andati in scena alla Fiera di Rimini, sciorinando una caratura tecnica e agonistica di grandissimo impatto sul fronte internazionale.

Le Fate hanno trionfato con il nitido punteggio di 164.162, ovvero un riscontro che agli ultimi Mondiali sarebbe valso il terzo posto e che lascia ben sperare in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, ormai distanti soltanto tre mesi: ci si presenterà ai Giochi con tutte le credenziali per provare a salire sul podio dopo la quarta piazza di Tokyo 2020, con la consapevolezza che le avversarie saranno molto agguerrite e che altre compagini risulteranno rafforzate rispetto a quanto visto in terra romagnola. Le nostre portacolori hanno rifilato due punti secchi di distacco alla Gran Bretagna (162.162), detronizzandola dopo il successo di dodici mesi fa ad Antalya.

L’Italia trionfa per la terza volta dopo il memorabile sigillo di Volos 2006 (quel giorno Vanessa Ferrari e compagne sconfissero due corazzate come Russia e Romania) e l’affermazione di Monaco 2022 (sempre per mano di queste Fate, con Giorgia Villa e Martina Maggio in rosa, mentre erano assenti Esposito e Iorio), riprendendosi lo scettro dopo il secondo posto dello scorso anno. Un’apoteosi totale in casa, di fronte a un pubblico festante che ha gremito gli spalti, chiudendo una manifestazione condita dalla conquista di ben cinque ori sui sei a disposizione.

Il tutto senza l’infortunata Asia D’Amato, che era però presente per sostenere le compagne e che è poi salita con tutta la formazione sul gradino più alto del podio per ricevere l’alloro e per cantare l’Inno di Mameli. La genovese era senza stampelle e sembrava camminare regolarmente, sapremo qualcosa in più riguardo alla sua condizione fisica nel corso della prossima settimana: l’auspicio è che non sia nulla di grave e che possa tornare presto in pedana per proseguire la marcia di avvicinamento alla rassegna a Cinque Cerchi. Oggi l’Italia ha gareggiato soltanto con quattro atlete, che sulla lunga distanza hanno saputo fare la differenza.

Dopo una rotazione di transizione al volteggio, la formazione tricolore ha attaccato alle parallele asimmetriche e ha operato il sorpasso ai danni delle britanniche. La forbice si è allargata alla trave, dove le Fate sono risultate superiori rispetto alle avversarie dirette, poi il passaggio al corpo libero senza particolari difficoltà e il trionfo totale, rispettando il pronostico della vigilia. Manila Esposito, Alice D’Amato, Elisa Iorio, Angela Andreoli, Asia D’Amato sono Campionesse d’Europa, sotto la guida del DT Enrico Casella e degli allenatori Marco Campodonico e Monica Bergamelli (è stata lei ad accompagnare le atlete sul podio, a chiudere un cerchio dopo il sigillo di Volos da ginnasta).

Manila Esposito ha completato la propria collezione di ori dopo aver conquistato quelli nel concorso generale individuale, alla trave e al corpo libero. La 17enne campana è stata impeccabile tra volteggio (13.600 con l’avvitamento e mezzo), parallele asimmetriche (14.133, 5.9 la nota di partenza), trave (13.966, 5.7) e corpo libero (13.800, 5.7). Alice D’Amato ha risposto da vera Campionessa d’Europa sugli staggi timbrando un superbo 14.566 (6.3 la nota di partenza) e da vera all-arounder (argento sul giro completo) ha garantito anche un 14.066 con il doppio avvitamento alla tavola e un 13.500 (5.8) sui 10 cm.

Elisa Iorio è tornata alle parallele dopo l’argento di specialità e ha marcato un pesante (14.300, 6.2), fornendo poi una copertura al corpo libero (12.566, senza l’infortunio di Asia non si sarebbe esibita). Angela Andreoli è stata eccellente al corpo libero (13.533 dopo il bronzo di ieri), ha commesso delle sbavature alla trave (12.566), ha firmato un avvitamento e mezzo al volteggio (13.566).

La Gran Bretagna ha chiuso al secondo posto con Alice Kinsella, Rebecca Downie, Georgia-Mae Fenton, Abigail Martin, Ruby Evans, senza dimenticare assenze di lusso come quelle delle gemelle Jessica e Jennifer Gadirova e di Ondine Achampong. La Francia conquista il bronzo (158.796) dopo il terzo posto ai Mondiali, questa volta senza la sua capitana Melanie De Jesus Dos Santos: sul podio sono salite Morgane Osyssek-Reimer, Coline Devillard, Lorette Charpy, Marine Boyer, Ming van Eijken. Le transalpine hanno battuto in volata la Romania (156.397) di Sabrina Maneca-Voinea, quinta la Spagna (153.962) a precedere la Germania (152.930), l’Olanda (149.563) e la Svezia (148.596).

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