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Ginnastica artistica, come cambia l’Italia senza Asia D’Amato? La probabile formazione per vincere gli Europei con la squadra

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Asia D'Amato
Asia D'Amato / IPA Agency

L’auspicio è che l’infortunio di Asia D’Amato non sia grave e che la genovese possa tornare presto in azione, ma indubbiamente l’allarme è consistente quando mancano meno di tre mesi alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’azzurra si è toccata il già operato ginocchio sinistro dopo aver eseguito un elemento acrobatico al corpo libero e ha deciso di concludere anzitempo il proprio esercizio, venendo poi trasportata in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

Il problema fisico accusato durante le qualificazioni degli Europei 2024 alla Fiera di Rimini si aggiunge alle tante difficoltà che la 21enne ha dovuto affrontare nelle ultime stagioni: il problema alla caviglia accusato durante la finale al volteggio degli Europei 2022 (dopo aver conquistato il titolo all-around) e la rottura del legamento crociato e del menisco rimediata in occasione di una tappa di Coppa del Mondo nel 2023 (tra l’altro sempre alla tavola).

Salvo clamorose e gradite sorprese, che molto difficilmente avranno luogo, Asia D’Amato non prenderà parte alla finale a squadre di domenica pomeriggio e, sperando che la criticità al ginocchio non sia enorme, cercherà di recuperare alle Olimpiadi di Parigi 2024. Come cambierà l’Italia in vista dell’atto conclusivo del team event? Per la prova regina, quella che misura la caratura agonistica del movimento ginnico di un intero Paese, il DT Enrico Casella dovrà necessariamente rivedere la formazione per andare a caccia del terzo sigillo della storia dopo quelli del 2005 e del 2022.

Si gareggerà con la formula del 5-3-3: ogni squadra schiera tre atlete per attrezzo e tutti i punteggi vengono considerati. Senza Asia vengono a mancare sicuramente un grande doppio avvitamento al volteggio e dunque bisognerà schierare Alice D’Amato (dty), Manila Esposito e Angela Andreoli (un avvitamento e mezzo). Alle parallele asimmetriche si punterà ovviamente sulle due finaliste di specialità Alice D’Amato ed Elisa Iorio, aggiungendo Esposito. Sulla trave senza dubbio Esposito e Andreoli, verosimilmente supportate da Alice. Al corpo libero teoricamente si andrà su Esposito e Andreoli (seconda e quinta in qualifica) e Alice.

L’Italia partirà con i favori del pronostico, ma chiaramente l’assenza di Asia e la formula spietata che non prevede gli scarti renderà la gara incerta. Gran Bretagna e Francia appaiono nettamente dietro, considerando anche le loro assenze di lusso (le gemelle Gadirova e Achampong da una parte, De Jesus Dos Santos dall’altra), ma mai dare qualcosa per scontato.

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