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Ginnastica artistica, Alice D’Amato come Comaneci e Derwael: la doppietta agli Europei la consegna tra le grandi e ricaccia le lacrime

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Alice D'Amato
Alice D'Amato / IPA Agency

Alice D’Amato non si ferma mai davanti a niente, sa sempre da dove e come ripartire, lasciandosi alle spalle le avversità e riuscendo a esaltare sempre il proprio talento nei momenti più critici. Non era facile ritrovarsi dopo l’infortunio occorso alla sorella Asia D’Amato durante le qualifiche degli Europei, ma durante la gara ha saputo trattenere le lacrime ed è riuscita a portare a termine la gara mettendosi al collo l’argento nel concorso generale individuale. Lacrime che ha ricacciato indietro prima delle finali di specialità odierne alla Fiera di Rimini, facendo leva su caparbietà, abnegazione e professionalità. Per l’ennesima volta ha saputo domare le difficoltà in una carriera che non le ha mai regalato nulla.

Oggi la 21enne genovese ha confezionato un esercizio di lusso alle sue parallele asimmetriche, confermandosi Campionessa d’Europa dopo il sigillo di dodici mesi fa: una doppietta nel giro di anno, impresa degna di poche eccellenze del circuito internazionale. Tra l’altro nel suo palmares figurano anche il bronzo di Stettino nel 2019 e l’argento di Monaco nel 2022, quando la tedesca Ellie Seitz ebbe la meglio con un verdetto un po’ casalingo. Prima di lei nessuna italiana aveva fatto festa sugli staggi in campo continentale (anzi, nessuna era mai salita nemmeno sul podio), oggi l’azzurra ha firmato un micidiale uno-due, regalandosi una doppietta d’oro che la consegna alla storia. Tutta da dedicare alla propria gemella in una giornata epocale per l’artistica del nostro Paese.

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Ha eguagliato quanto fatto dalla belga Nina Derwael nel 2017-2018, dalla sovietica Polina Astakhova (1959-1961), dalla ceca Vera Caslavska (1965-1967), dalla sovietica Elena Mukhina (1977-1979) e dalla rumena Nadia Comaneci (1975-1977). Sono nomi che hanno scritto pagine antologiche della Polvere di Magnesio: ora nell’empireo delle grandi c’è anche la nostra Fata. Soltanto la britannica Beth Tweddle (tris consecutivo tra il 2009 e il 2011, quattro titoli in tutto) e la russa Svetlana Khorkina (addirittura sei affermazioni tra il 1994 e il 2004) hanno saputo fare meglio in 67 anni di storia.

Alice D’Amato ha trionfato con il punteggio di 14.600 (6.4 il D Score). Con questo riscontro si sarebbe arrivati al quinto posto agli ultimi Mondiali, dove la cinese Qiu Qiyuan vinse con 15.100 davanti all’algerina Kaylia Nemour (15.033), alla statunitense Shilese Jones (14.766) e alla cinese Huang Zhuofan (14.766), mentre la genovese non rientrò tra le migliori otto a causa di una caduta nel turno preliminare. Saranno ancora queste le big che verosimilmente si giocheranno le medaglie alle Olimpiadi di Parigi 2024 e la nostra portacolori proverà a buttarsi nella mischia per scrivere un’altra pagina di storia.

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