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Tuffi, la Cina non farà l’en plein di ori ai Mondiali. Assenza clamorosa dal metro

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Manca ormai pochissimo all’inizio dei Mondiali di tuffi di Doha. Sicuramente una calendarizzazione particolare per la rassegna iridata, con la federazione internazionale che ha deciso di spostare questi Mondiali a febbraio per fare spazio nel 2023 a quelli di Fukuoka, che erano stati posticipati per ben due volte.

Anche in questo Mondiale è ovviamente la Cina la nazione da battere. La squadra cinese punta a realizzare l’en plein di ori, che comunque le era sfuggito in quel di Fukuoka. In Giappone, infatti, l’australiano Cassiel Rousseau era riuscito ad imporsi su Lian Junjie e Yang Hao, facendo svanire la possibilità della rassegna perfetta per la Cina.

Proprio la piattaforma maschile è stata spesso la gara dove la Cina ha mancato l’unico titolo in un grande evento. Una nazionale quasi imbattibile se non proprio dai dieci metri maschili, dove qualche vittoria il resto del mondo è riuscito ad ottenerla. Va comunque rimarcato che Rousseau non sarà presente a questi Mondiali, dunque i cinesi non avranno contro il principale avversario.

L’en plein, però, comunque la Cina non potrà realizzarlo. Infatti nessun tuffatore cinese è iscritto alla gara del metro sia al maschile sia al femminile. Una decisione sicuramente clamorosa, ma la ragione probabilmente è quella che la prova del metro non è olimpica. Certamente desta scalpore come la Cina non voglia lottare per questi due ori, ma in questo caso ci sarà sicuramente più spazio per le altre nazioni.

L’attenzione è rivolta dunque alla gara dei tre metri. Al femminile non ci sono rivali, mentre al maschile c’è chi proverà a competere con gli asiatici. Si tratta del messicano Osmar Olvera Ibarra, capace di conquistare la medaglia d’argento sia dal metro sia dai tre metri, anche se non ha potuto nulla contro Peng Jianfeng e Wang Zongyuan. Il tuffatore messicano, però, ci riproverà certamente anche a Doha, magari sperando in qualche errore degli asiatici.

FOTO: LaPresse