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Pattinaggio artistico, Europei 2024: un’Italia ancora più solida si conferma sul tetto d’Europa

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Beccari-Guarise

L’edizione delle conferme. Sono arrivate tutte le risposte che cercavamo ai Campionati Europei 2024 di pattinaggio di figura, evento andato in scena questa settimana alla Zalgirio Arena di Kaunas. La Nazionale italiana ha infatti conquistato lo stesso numero di medaglie dell’anno scorso (due ori e due bronzi), proponendo una squadra ancora più competitiva e all’arrembaggio capace di occupare almeno un posto nelle prime sei posizioni in tutte e quattro le specialità.

La favola più bella è stata senza dubbio quella confezionata da Lucrezia Beccari e Matteo Guarise. Due atleti con un’esperienza diversa e con una differenza d’età importante, ma che in qualche modo hanno incrociato i loro destini creando un’amalgama vincente e, soprattutto, convincente. Per la prima volta in stagione infatti gli allievi di Luca Dematté e Rossana Murante, oltre l’ormai sicurissimo short program, hanno pattinato nel migliore dei modi anche il programma libero, sfiorando di un soffio l’altissima soglia dei 200 punti, raggiunta dopo poco più di un anno di attività grazie a qualità individuali d’alto profilo, solidità negli elementi d’insieme ed una personalità non facile da acquisire in così poco tempo.

Ma su ghiaccio di Kaunas sono arrivate segnali chiari anche da Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, piazzatisi sul gradino più passo del podio centrando due piazzamenti in top 3 per due anni di fila, fatto unico nel proprio genere. Nell’ultimo periodo gli azzurri sembrano aver finalmente scacciato i fantasmi, rendendosi artefici di prestazioni molto più alte dal punto di vista realizzativo. Non deve invece assolutamente preoccupare il quinto posto di Sara Conti-Niccolò Macii, coppia che probabilmente ha sentito tutta la pressione del caso.

Pattinaggio di figura, INCANTO D’ORO! Guignard-Fabbri si confermano campioni d’Europa della danza!

Difendere un titolo può risultare molto difficile, e in un segmento dove è regnato l’equilibrio Sara e Niccolò hanno pagato dazio commettendo più sbavature degli altri, scivolando fuori dal podio. Ricordiamoci però che gli atleti sono gli stessi che un mese fa hanno ottenuto la seconda posizione alle Finali Grand Prix di Pechino con due performance perfette. Quanto successo a Kaunas resterà una parentesi.

Per Charléne Guignard Fabbri sono invece finiti gli aggettivi. I grandi veterani del pattinaggio mondiale (ad oggi sono i più anziani di tutto il circuito internazionale) hanno mandato in visibilio il pubblico lituano portando in pista due programmi completamente differenti. Nella rhythm dance gli allievi di Barbara Fusar Poli si sono calati al 100% nel tema imposto dal regolamento, gli anni Ottanta, citandone passi, gesta, attitude e compiendo un lavoro filologico senza eguali.Il libero è invece una spremuta di raffinatezza, maestria e qualità in pieno stile Marco e Charléne, non a caso premiata con lo score totale di 214.38. Due veri artisti.

Prosegue invece percorso di crescita Victoria Manni-Carloe Roethlisberger, quindicesimi con 163.09 in una gara molto più difficile rispetta quella dello scorso anno. Buoni segnali anche Leia Dozzi-Pietro Papetti che, anche se mancando la qualificazione, hanno gettato le basi per la scalata di gerarchie in vista di un ricambio generazionale che non può tardare ad arrivare.

Devozione, passione, competenza e determinazione sono solo quattro delle tante caratteristiche che contrassegnano la personalità di Matteo Rizzo: il nostro gioiellino, praticamente a mezzo servizio visto il serio problema all’anca, ha conquistato un bronzo dal valore speciale, salendo per la terza volta in carriera sul podio e dimostrando per l’ennesima volta quanto la qualità nel momento che conta possa spostare gli equilibri.

Un canovaccio che si ripete per Matteo, solito a confezionare programmi liberi sicuri (anche se questa volta è arrivata la caduta nel secondo triplo axel) mettendo sul piatto salti dal grado di esecuzione elevato e competitività nel secondo punteggio, per sedersi poi sulla riva del fiume aspettando gli errori degli avversari. Nel 2019 a cadere nelle trame dell’azzurro fu Kolyada, nel 2024 Britschgi. Ma guai a parlare di fortuna: è solo una questione di saper sfruttare al massimo i propri punti di forza. E non tutti hanno l’intelligenza di farlo.

Sontuosa quarta posizione poi per Gabriele Frangipani, reduce da un cambio di guida tecnica che al momento sembra aver apportato numerosi benefici. Fabio Mascarello ha infatti levigato l’ottima base già in possesso dell’atleta stanziato a San Donato Milanese, aiutandolo ad acquisire continuità realizzativa e soprattutto controllo, due aspetti latitanti nelle stagioni precedenti. Gabriele, che già maneggia bene due quadrupli diversi in gara, in ottica Milano Cortina 2026 può rivelarsi davvero una variante. Non è da meno Nikolaj Memola, decimo commettendo sì qualche imprecisione, ma facendo vedere anche cose ottime, come il quadruplo lutz nel programma libero.

Non possiamo chiudere senza lodare il lavoro di Sarina Joos che, come da noi pronosticato, è riuscita a guadagnare un posto nella top 6 dimostrandosi ancora atleta concreta e soprattutto affidabile. Per l’ennesima volta in stagione la svizzera naturalizzata italiana ha superato quota 180 nel punteggio totale. Ora per lei si prospetta un impegno importante: i Campionati Mondiali di Montrèal, dove l’obiettivo sarà attestarsi sugli stessi giri, con l’ambizione di alzare se possibile l’asticella. Altalenante Lara Naki Gutmann che, dopo uno short difficile, ha risalito la china nel libero fermandosi in decima posizione e ammaliando ancora una volta con uno dei programmi più interessanti del lotto. Manca sempre un po’ di consistenza in alcune parti, ma con un’avversaria interna come Joos adesso sarà tutto più facile sia per lei che per le altre italiane in lizza.

Foto: IPA Agency/Tomasz Jastrzebowski