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Francesco Fortunato: “35 km esclusa? Noi atleti non contiamo niente. Per le medaglie devo migliorare”

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Francesco Fortunato

Francesco Fortunato ha trionfato nella 10 km internazionale di marcia andata in scena domenica scorsa a Madrid. Il pugliese si è distinto nella capitale spagnola, tagliando il traguardo con il tempo di 38:56 e lasciandosi alle spalle tre avversari di lusso come il brasiliano Caio Bonfim, l’ecuadoriano David Hurtado e Massimo Stano (Campione Olimpico della 20 km e Campione del Mondo della 35 km). L’azzurro è stato ospite di Athletics2u, la tramissione di Sport2u, la web tv di OA Sport.

Francesco Fortunato ha commentato il suo successo in terra iberica: “Mi aspettavo quella prestazione, ma non mi aspettavo di vincere la gara. Pensavo di fare quel tempo, ma non pensavo che si vincesse con quel tempo e quindi è stato semi-inaspettato. Ho espresso al meglio il mio valore in quella giornata, con le mie caratteristiche, ma pensavo che altri andassero più forte: quel giorno sono stato il più bravo. C’erano avversari importanti e che hanno già marciato in 38 minuti sulla distanza, cosa che io non avevo mai fatto. La scelta strategica è stata un mix di voglia di provarci e di paura di non riuscirci. Quando ho preso l’iniziativa mi sono detto che era il mio momento, ma che se dovevo provarci dovevo farlo davvero e allora ci ho provato in maniera netta. Nei due chilometri di fuga: nel primo avevo paura di non arrivare in fondo e di essere battuto nel finale, ma era una paura positiva che non mi faceva mollare, poi spingevo più che potevo, la posta si alzava, non sono più rientrati e l’attacco è risultato vincente“.

Francesco Fortunato è stato quinto agli ultimi Europei, dopo aver collezionato due quindicesimi posti tra Olimpiadi di Tokyo 2020 e Mondiali 2021: “Il mio progresso si sta rivelando costante, ma “purtroppo” in un contesto in cui il livello nazionale presenta Massimo Stano che è Campione Olimpico e del Mondo. Sto vivendo nel momento di più alto livello della marcia: agli Europei ho fatto 1h20:06 e sono arrivato quinto, in Coppa Europa 1h19:42 e sono arrivato quinto, con questi tempi non andare a podio significa che il livello è elevatissimo. Essere un’atleta di un’ora e venti in passato ti garantiva una posizione vicina alla medaglia, ora non basta a essere tra i migliori otto, quindi devo migliorare ancora se voglio arrivare a fare una medaglia“.

Lungo spazio alla novità della staffetta mista che debutterà alle Olimpiadi di Parigi 2024: “La novità mi fa piacere, la vedo come una nuova opportunità per i marciatori, ma mi dispiace che si sia rivelata la sostituzione di una gara. Questo format è una bella novità, ma non mi è piaciuto il fatto che sia diventata la sostituzione della 35 km: non è stato giusto nei confronti dei marciatori, per quegli atleti che preparano una gara specifica. Sono anche preoccupato per quello che sarà il futuro, perché se verremo messi di fronte a queste decisioni imposte senza confronto… Io avevo partecipato a un meeting della Commissione Internazionale Atletica per discutere di questo perché World Athletics voleva dei feedback degli atleti ed era emerso il discorso che non era giusto eliminare la 35 km, ma tutte le nostre parole sono state inutili. Avevamo tutti detto di mantenere la 35 km e invece… Quando l’ho saputo ho capito che noi non contiamo nulla, è inutile anche che chiedono pareri: avevano già deciso. Soprattutto non ho capito le motivazioni“.

L’azzurro si è soffermato sui prossimi obiettivi:Mantengo i piedi per terra. Sono contento di questa vittoria, ma non cambia il fatto che bisogna vivere e affrontare ogni gara nel modo giusto. A inizio anno avevo l’obiettivo di arrivare tra i migliori otto ai Mondiali e lo confermo anche adesso, vediamo anche come va la Coppa Europa: farò la 20 km, ci sono altre dinamiche, altre situazioni e poi risettiamo gli obiettivi verso i Mondiali”.

La conclusione sul tipo di allenamento seguito dal nostro portacolori: “Negli ultimi tre anni ho cambiato qualcosa in allenamento. Ogni anno abbiamo mantenuto le cose che funzionavano e ho cambiato le altre. Quest’anno sta funzionando il fatto che ho ridotto i volumi e ho alzato l’intensità degli allenamenti. Ho ridotto le doppie sedute, ho ridotto la parte extra ovvero le uscite di lungo. Tutto ciò che non dà un senso all’allenamento è stato eliminato. Questa filosofia sta pagando, sono riuscito a inserire più lavori durante la settimana“. Di seguito il VIDEO dell’intervista integrale a Francesco Fortunato.

VIDEO INTERVISTA FRANCESCO FORTUNATO

Foto: Lapresse

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