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Ginnastica, che Italia torna dai Giochi Europei? Ragazze verso il Mondiale e le Olimpiadi! Aerobica esaltante, Ritmica in difficoltà

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L’Italia della ginnastica torna dai primi Giochi Olimpici Europei con solo una medaglia, regalata dai bellissima coppia di aerobica composta da Michela Castoldi e Davide Donati. Un duo giovane, fresco, genuino, serio e sobrio capace di conquistare un meritatissimo argento in una vetrina fondamentale per la disciplina in vista di un possibile ingresso alle vere Olimpiadi. Solo una piccola sbavatura di Michi tra gli azzurri e un oro che sarebbe stato davvero leggendario.

 

Le Farfalle della ritmica sono invece andate in difficoltà, commettendo troppi errori e perdendo gli attrezzi in ben tre dei quattro esercizi eseguiti durante la competizione, e rimangono a bocca asciutta. Al netto delle ormai consuete lamentele con la giuria, le ragazze di Emanuela Maccarani sparano a salve come non succedeva da tempo immemore (addirittura settime nell’all-around, peggior piazzamento dai tempi dell’Olimpiade di Atlanta 1996). Russia sempre dominatrice, Bulgaria Campione del Mondo ma clamorosamente a secco, Bielorussia ripescata e a medaglia, Israele e Spagna che avanzano. Altissimo tasso tecnico (la competizione valeva quanto un Mondiale e un’Olimpiade considerando le partecipanti) e per questo i risultati sono molto importanti.

Non abbiamo dubbi sul talento delle vicecampionesse del Mondo che sono semplicemente incappate nella classica settimana no. Dovranno semplicemente ritrovarsi in vista dei Mondiali di settembre dove, oltre a difendere l’argento iridato, dovranno conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016.

 

La ginnastica artistica si era presentata a Baku con una formazione sperimentale e innovativa. Molte big sono rimaste a casa per svariati motivi e la nostra spedizione doveva semplicemente fare esperienza. Non ci si aspettava di certo una medaglia ma c’è un po’ di rimpianto per il mancato bronzo di Tea Ugrin vista come si era messa la Finale alle parallele asimmetriche (bastava un semplicissimo 12.800, punteggio agevole per la triestina). Per il resto è arrivato il quinto posto a squadre con formula rivoluzionaria, a 1.3 punti dal bronzo dei Paesi Bassi che ha sfruttato al meglio l’occasione.

Già si è detto del livello tecnico della manifestazione, del regolamento assurdo, dell’inutilità di una gara in questo periodo, dell’assenza di tantissime big, di uno sforzo aggiuntivo inutile per le ragazze.

Lasciamoci alle spalle questi Giochi Europei che poco dovevano dare (e poco hanno dato) alla nostra Italia ora concentratissima per il lungo periodo di preparazione verso i Mondiali. Le vacanze estive stanno finendo per quasi tutte, gli esami scolastici sono alle spalle per le più giovani (i conti sono aperti solo per Erika Fasana e Arianna Rocca, alle prese con le ultime due prove della maturità) e già a inizio luglio ci si riunirà a Civitavecchia con le migliori 13 atlete del movimento azzurro per fare un punto della situazione.

L’obiettivo è chiaro: entrare tra le migliori 8 squadre a Glasgow per qualificarsi direttamente alle Olimpiadi di Rio 2016 senza dover passare dalla tagliola del Test Event. Nulla di impossibile per la nostra Nazionale, reduce dal quinto posto di Nanning, che se si presenterà in Gran Bretagna con tutti gli elementi al meglio potrà chiudere agevolmente la pratica.

 

C’è da recuperare la migliore Vanessa Ferrari, reduce dalla mononucleosi e da alcuni problemi fisici, andata a rigenerarsi al mare nelle ultime settimane. C’è da mantenere il livello top di Erika Fasana esibito in questa stagione (due quarti posti agli Europei, alte difficoltà e integrazioni).

C’è da ritrovare al top Enus Mariani, il cui rientro effettivo ai massimi livelli è stato rovinato dalla botta di Milano. C’è da prendere la crescita di Elisa Meneghini che ha iniziato la stagione con qualche problema.

C’è Carlotta Ferlito il cui apporto è sempre importante in ottica Nazionale. C’è Martina Rizzelli con le sue difficilissime parallele che l’hanno esaltata agli Europei e in grande forte in questo 2015.

C’è Lara Mori che deve smaltire lo sfortunatissimo infortunio di Firenze. Ci sono Giorgia Campana (già olimpionica, alla caccia del terzo Mondiale), Alessia Leolini e Tea Ugrin che abbiamo visto proprio a Baku.

C’è Arianna Rocca che, finita questa pesantissima maturità, sarà pronta a ritornare al meglio e a giocarsi tutte le sue carte con un volteggio al top. Ci sono Lavinia Marongiu (presente a Nanning) e Sofia Bonistalli che rincorrono la rassegna iridata.

E c’è Enrico Casella che dovrà trovare gli incastri giusti sui vari attrezzi (6-5-4 sarà la formula che assegna i pass a cinque cerchi), portare le sue ragazze al top della forma e della difficoltà, ricordando come ben si uscì dalla passata estate. E c’è un’Olimpiade da raggiungere, l’obiettivo di tutto il quadriennio

 

La ginnastica artistica maschile torna invece a casa con una prova a due facce nel concorso a squadre (prima metà davvero deludente e ricca di errori), senza Finali di Specialità (Andrea Cingolani non ha concretizzato a volteggio, corpo libero e anelli) e fuori dalla top ten con il team, con il solo Tommaso De Vecchis capace di partecipare all’atto conclusivo all-around. Squadra sperimentale e giovane, ma qui la valutazione in vista dei Mondiali è ben diversa: dato per scontato che non si finirà tra le 8, bisognerà entrare tra le 16 per giocarsi il tutto per tutto al Test Event ma la missione è tutt’altro che semplice.

Il solo Flavio Cannone ci ha rappresentato nel trampolino elastico e sarà lui a provare a qualificarci anche con questa sezione alle Olimpiadi di Rio 2016. Completamente assenti invece con la ginnastica acrobatica.

 

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