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Atletica

L’Italia “dice” 36 al Golden Gala 2022 che certifica la rinascita dell’atletica azzurra. Tutti gli italiani in gara

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Sono ben 36 gli atleti italiani che saranno in gara sulla pista e sulle pedane dello stadio Olimpico per l’edizione 2022 del Golden Gala in programma questa sera dalle 18.30. Cinque campioni olimpici, tanti candidati al ruolo di protagonisti sia ai Mondiali di Eugene, sia agli Europei di Monaco, un entusiasmo che non si vedeva da tempo attorno alla Nazionale, dieci mesi dopo le cinque medaglie d’oro ma anche dei tantissimi posti in finale conquistati dagli azzurri a Tokyo.

C’è tanta Italia in gara e, seppure falcidiata dagli infortuni (quelli, purtroppo, dalle nostre parti non mancano mai), la squadra azzurra proverà a infiammare gli appassionati come nelle notti o nelle mattinate di Tokyo. In particolare i quattro moschettieri d’oro presenti a Roma, Gianmarco Tamberi in una gara dell’alto che nulla ha da invidiare con una finale olimpica o mondiale (anche se l’assenza dell’ultima ora del rappresentante del Qatar e campione olimpico in coabitazione con l’azzurro Mutaz Barshim qualcosa toglie al fascino di questa gara)e tre dei quattro campioni a Cinque Cerchi della 4×100, Lorenzo Patta, Filippo Tortu e Fausto Desalu, tutti al via dei 200 metri nella stessa pista che vide i trionfi di Livio Berruti e Pietro Mennea, due campioni infiniti dello sport italiano e il quinto campione olimpico, Massimo Stano che si esibirà su un 3000 metri di marcia creato apposta per regalare all’oro di Tokyo nella 20 km l’applauso meritato e fragoroso dell’Olimpico.

C’è tanta Italia costretta a guardare, purtroppo, a partire dal più atteso di tutti, Marcell Jacobs, alle prese con un problema muscolare che lo ha bloccato nella marcia di avvicinamento al Mondiale di Eugene, nel quale spera ancora di poter essere protagonista dpo gli exploit giapponesi dello scorso anno. A guardare ci sarà anche Antonella Palmisano, che dovrà saltare tutta la stagione all’aperto per un infortunio. A guardare dovrà restare anche Zane Weir, pesista di qualità, quinto a Tokyo, alle prese con un infortunio che rischia di fargli saltare tutta la stagione estiva dopo i risultati promettenti indoor e nelle prime gare all’aperto.

Nel salto in alto maschile dove Gianmarco Tamberi verrà spinto dall’intero stadio verso il tentativo di superare il record stagionale fissato a Ostrava a 2.30. A sfidare l’azzurro più atteso ci saranno il canadese Django Lovett, l’ucraino Andriy Protsenko, lo svizzero Loik Gasch, l’australiano Brendon Starc e anche l’altro italiano Marco Fassinotti, a caccia di una misura che lo lanci verso i grandi appuntamenti internazionali.

Il derby azzurro sui 200 ha un grande favorito, lo specialista Fausto Desalu che non più tardi di domenica scorsa, ha debuttato in Diamond League (dove su questa distanza ha anche vinto, a Bruxelles nel 2020) con un buon terzo posto a Rabat con un 20″54 sicuramente migliorabile, soprattutto con un avvio migliore di quello della gara in terra africana. Desalu ha dimostrato di essere già in buona forma e cercherà di sparare tutte le cartucce a sua disposizione nella gara di casa, in vista di Mondiali ed Europei nei quali vorrà essere protagonista non solo in staffetta.

Filippo Tortu sta proseguendo nel percorso di riconversione ai 200 che, di fatto, è semplicemente un’aggiunta al suo repertorio. Il milanese ha già corso su questa distanza in stagione, nella prima tappa di Diamond League in una gara condizionata dal vento chiudendo al settimo posto con un buon 20″41. Il Golden Gala dovrà dare qualche risposta al velocista azzurro che quest’anno si sta concentrando più sulla doppia distanza rispetto ai 100 e che potrebbe giocarsi qualcosa di importante agli Europei di Monaco.

Tra i protagonisti attesi di questa gara c’è anche il primo frazionista della 4×100 di Tokyo, Lorenzo Patta. La curva si addice alle sue caratteristiche e l’obiettivo dichiarato è quello di migliorare il suo personale che al momento si attesta sui 20″98. Per lui è importante battere un colpo anche in vista delle scelte per la 4×100 sia per i Mondiali di Eugene che per gli Europei di Monaco.

Nelle altre gare veloci Edoardo Scotti, che nei 400 due anni fa trionfò all’Olimpico deserto a causa della pandemia con 45”21, affronta sulla sua pista preferita l’americano Cherry, oro della staffetta a Tokyo, e l’olimpionico di Londra, Kirani James di Grenada. Attesa anche per la campionessa europea U23 dei 200 metri Dalia Kaddari 22”64 lo scorso anno, a soli otto centesimi dal record italiano di Libania Grenot, e già su ottimi livelli (22”83) tre settimane fa a Savona. Il parterre è di quelli stellari: la giamaicana Thompson-Herah, la bahamense Miller-Uibo, la leggenda Allyson Felix (Usa) e la britannica Asher-Smith. Nei 100 metri maschili, in assenza del campione olimpico Marcell Jacobs, toccherà a Chituru Ali tenere alta la bandiera italiana magari provando l’assalto al persone, fissato a Savona in 10”18.

Nel mezzofondo fari puntati su Yeman Crippa che prova a migliorarsi sui 5000 metri, specialità di cui è primatista italiano con 13’02”26 e può contare su una gara che si prospetta molto veloce, con gli etiopi Barega e Aregawi e il canadese Ahmed. In gara ci saranno altri due azzurri: il primatista italiano dei 1500 indoor Ossama Meslek e il recordman dei 10 km su strada Pietro Riva.

Tre gli azzurri al via, come a Ostrava, nei 3000 siepi con Ahmed Abdelwahed e i gemelli Ala Zoghlami e Osama Zoghlami a caccia di un risultato di prestigio. Tre donne al via anche nei 1500 metri con fari puntati sull’ oro europeo U23 Gaia Sabbatini, migliore delle europee nella tappa di Eugene con il primato personale di 4’01”93, con Federica Del Buono, tornata ai propri massimi livelli, e con Ludovica Cavalli, scesa a 4’07”47 quest’anno. Negli 800 al via Elena Bellò, quarta nella tappa di domenica a Rabat con 2:00.76, che se la vedrà con l’oro di Tokyo, Athing Mu.

Presenza importante anche negli ostacoli per le azzurre. Nei 100 ostacoli al via ci sarà la primatista italiana Luminosa Bogliolo, a caccia di un risultato che innalzi il livello della sua stagione, fin qui al di sotto delle sue potenzialità, ed Elisa Di Lazzaro, opposte alla campionessa olimpica Camacho-Quinn e alla campionessa mondiale Nia Ali. Nei 400 ostacoli cercano conferme Ayomide Folorunso e Linda Olivieri che potrebbero essere costrette a guardare da lontano la “freccia” olandese Femke Bol.

Nel settore salti, oltre all’alto maschile, l’Olimpico saluta la prima volta di Larissa Iapichino, primatista mondiale U20 indoor del salto in lungo, che se la vedrà con la tedesca oro olimpico e mondiale Mihambo. Nell’asta, il 9 giugno la primatista italiana Roberta Bruni, che in mattinata discuterà la tesi per laurearsi in scienze agrarie, ed Elisa Molinarolo affronteranno le più forti al mondo, tra cui l’oro olimpico Nageotte e l’oro mondiale indoor Morris, entrambe statunitensi.

Nel settore lanci, in particolare nel peso, frecce un po’ spuntate all’arco azzurro con Weir fermo ai box, Nick Ponzio che sta facendo fatica in questa fase dopo una prima parte di stagione di grande spessore e che il Golden Gala da statunitense lo ha già vinto nel 2020 e Leonardo Fabbri che un anno fa lanciava a 21,71 e adesso sta faticando dopo un infortunio che lo ha tenuto fermo ai box per molto tempo. In gara le star mondiali Kovacs, Romani, Bukowiecz, Haratyk e Mihaljevic. Nel disco a rappresentare l’Italia ci sarà  Giovanni Faloci in una gara che vede al via tutto il podio olimpico del disco e il primatista stagionale, lo sloveno Ceh.

Massimo Stano è la star assoluta dei 3 km di marcia, che avranno una starter di eccezione come Antonella Palmisano. Al via ci saranno tanti azzurri come Francesco Fortunato, Andrea Agrusti, entrambi al via a Tokyo, Michele Antonelli, Gianluca Picchiottino, Riccardo Orsoni, Davide Finocchietti e lo junior Diego Giampaolo.

Foto Lapresse