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Pallavolo

Italia, vietato sbagliare: contro l’Ucraina si vince o il Mondiale finisce qui

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Alessandro Michieletto
Michieletto/Fivb

È una sorta di sedicesimo di finale, uno spareggio anticipato quello che attende l’Italia, che avrà di fronte domani pomeriggio l’Ucraina in una sfida senza ritorno: chi vince va agli ottavi di finale dei Mondiali 2025, chi perde va a casa. L’Italia si è messa nei guai perdendo al tie break la sfida contro il Belgio, che aveva sconfitto 3-0 gli ucraini al debutto, e dunque ora è costretta a vincere a tutti i costi per evitare una cocente eliminazione.

L’Italia, diciamolo, è superiore a questa Ucraina che non sta giocando con la stessa intensità che ha caratterizzato soprattutto le prime uscite di Volley Nations League, ma in questo momento l’avversaria dell’Italia rischia di essere proprio… l’Italia. Va trovata una quadra, in fretta. Le scelte iniziali di De Giorgi sembrano portare a un vicolo cieco. L’Italia “A” riceve male, mura poco, difende pochissimo e sembra soffrire la grande attesa che contraddistingue la sua avventura iridata. Giannelli sembra aver perso lo smalto e soprattutto la precisione dei giorni migliori, Romanò fatica a incidere, Russo è lontano dalla migliore condizione e Michieletto non è in versione Superman.

Pescare dalla panchina può essere una risorsa ma anche un rischio: forse Galassi e Gargiulo oggi sono meglio di Russo e Anzani, Porro potrebbe dare più equilibrio di Bottolo e Sbertoli garantire più precisione di Giannelli. Ci vuole coraggio, perché non averne porta probabilmente poco lontano. Detto questo, il progetto De Giorgi, a poco più di un mese dall’illusoria finale di VNL, sembra essere arrivato al capolinea con una squadra che ha smarrito tanti punti di riferimento e non solo quello, pur fondamentale, di Daniele Lavia, probabilmente l’unico che l’Italia non poteva permettersi di perdere alla vigilia dell’avventura filippina.

Dall’altra parte c’è un’altra squadra che, come il Belgio, non ha nulla da perdere ma, a differenza del Belgio, non ha Ferre Reggers, che proprio nella prima partita del girone ha punito pesantemente l’Ucraina. Un punto in comune però c’è: entrambe sono guidate da una “vecchia volpe” della panchina. Il Belgio da Emanuele Zanini, l’Ucraina da Raul Lucio Lozano, tecnico che i meno giovani ricorderanno per le tante esperienze in Italia. Debuttò addirittura nel 1988 con il Pordenone, poi passò a Salerno, Spoleto, al Milan Volley di Berlusconi, quindi a Macerata, Palermo e alla Sisley Treviso di Vullo, Fomin, Bernardi, Papi e Gravina, con cui vinse lo scudetto 2000/2001 e perse la finale di Champions League contro il Paris Volley non senza rimpianti.

Lozano ha costruito un’Ucraina capace in VNL di battere gli USA al debutto e poi, in sequenza, Cuba, Turchia, Giappone, Bulgaria e Olanda: non abbastanza per centrare la Final Eight ma abbastanza per mettere qualche preoccupazione a Giannelli e compagni. L’assenza di Oleh Plotnyskyi, stella del movimento ucraino e campione d’Europa con Perugia, resta però una notizia tutt’altro che negativa per l’Italia.

Lozano si affida in regia a Yurii Synytsia, 32 anni fra poco, in forza allo Sporting CP in Portogallo , mentre in panchina siede Vitaliy Shchytkov, 33 anni, che gioca in patria nell’Epicentr-Podolyany e spesso aveva giocato titolare in VNL. L’opposto titolare è Vasyl Tupchii, 32 anni, in forza all’Al-Ittihad in Arabia Saudita. La riserva è Danylo Uryvkin, anche lui in forza all’Epicentr-Podolyany in patria.

In banda giocano titolari Dmytro Yanchuk, 26 anni, elemento dell’Epicentr-Podolyany e Illia Kovalov, che lo scorso anno si è trasferito negli Emirati Arabi dove gioca con la maglia dell’Al-Nassr Dubai. In panchina ci sono Tymofiy Poluian, 27 anni, da due stagioni in Grecia con l’AO Milon Neas Smyrnis, e Yevhenii Kisiliuk, dallo scorso anno in Polonia al GKS Katowice.

I centrali titolari sono Yuriy Semeniuk, 31 anni, dal 2022 in Polonia al PGE Projekt Warszawa, e Maksym Drozd, che da quattro stagioni veste la maglia dell’Epicentr-Podolyany. In panchina ci sono Valerii Todua, ex Nowak-Mosty MKS Będzin e nella prossima stagione in Portogallo al Benfica e Oleksandr Koval, 26 anni, sempre dell’Epicentr-Podolyany. I liberi sono Oleksandr Boiko, 22 anni, dell’Epicentr-Podolyany, e il capitano Yaroslav Pampushko, da due stagioni al Barkom-Każany Lwów.