Olimpiadi
Volley femminile, Italia-Polonia: dove eravamo rimasti? Si ripete l’ultima sfida dello scorso anno per le azzurre
Dove eravamo rimasti? Ad una triste serata di settembre, dove i sogni azzurri si erano spenti definitivamente al termine di un’estate da dimenticare. La Polonia di Lavarini a fare festa assieme al pubblico di casa per la qualificazione olimpica e il buio più totale in casa di un’Italia sbagliata, rimandata a maggio per l’accesso ai Giochi di Parigi. Maggio è arrivato ed è cambiato tutto: c’è Julio Velasco al posto di Davide Mazzanti sulla panchina azzurra e ad Antalya si ritrovano di fronte proprio Italia e Polonia per la prima partita della Nations League più importante di sempre per le azzurre.
Ci sono da conquistare i punti necessari per la qualificazione olimpica e quella di domani in Turchia è una partita fondamentale per la squadra italiana che cercherà una vittoria dal peso specifico elevatissimo contro una Polonia priva del suo faro Joanna Wolosz ma che potrà contare sulla bocche da fuoco Stysiak e Smarzek, reduce da una seconda parte di campionato strabiliante a Casalmaggiore, e sulla futura “Pantera” Lukasik. Le motivazioni sono tutte dalla parte dell’Italia che cercherà di partire forte visto che oggi se la vedrà con la Polonia e nelle prossime due sfide parte con i favori del pronostico contro la Germania (anche lei però a caccia della qualificazione olimpica) e contro la Bulgaria, prima di incrociare le armi con le padrone di casa campionesse di tutto lo scorso anno.
Julio Velasco e il suo staff hanno lavorato duramente in questa primissima parte di stagione, da tutti i punti di vista. Quello tecnico, in attesa che la rosa si completi con l’arrivo delle giocatrici impegnate nella finale di Champions League, quello fisico, mettendo benzina in corpo per poter arrivare al momento decisivo della stagione, a fine luglio, in condizione ottimale e soprattutto quello psicologico. Le sconfitte dello scorso anno hanno indubbiamente lasciato il segno nel gruppo e rialzarsi non è semplice. Per quanto poco abbiano potuto dire dal punto di vista tecnico/tattico le due amichevoli con la Svezia giocate la scorsa settimana, l’impressione è che l’allenatore argentino sia intervenuto alla sua maniera sul gruppo: poche disattenzioni, tanta concentrazione e capacità di mettere in pratica in campo quanto chiesto dal tecnico nei time out. Il cambiamento arriva dalle piccole cose e i segnali sono positivi, anche se i contraccolpi sono dietro l’angolo e non sarebbe una grossa sorpresa se ci si rendesse conto che serve tempo per raggiungere la solidità necessaria per puntare il bersaglio grosso.
Le due partite contro le svedesi hanno lasciato intendere quale possa essere la squadra titolare azzurra a meno di sorprese o ribaltoni dell’ultima ora. Carlotta Cambi in cabina di regia ed Ekaterina Antropova opposta, al centro la novità Yasmina Akrari, che bene si è comportata quando è stata chiamata in causa e la capitana Anna Danesi e in banda l’esperta Caterina Bosetti in diagonale con Alice Degradi con Eleonora Fersino libero.
La Polonia, che in preparazione della Nations League, ha vinto le due amichevoli disputate la settimana scorsa contro l’Olanda (3-0 e 3-2), dovrebbe scendere in campo con Katarzyna Wenerska del PGE Rysice Rzeszów in cabina di regia, l’opposta Magdalena Stysiak, conoscenza dei tifosi italiani e ora in forza al Fenerbahce. In banda un’altra ex protagonista del campionato italiano, Olivia Różański, ex Cuneo e Bergamo e nella prossima stagione in forza al Besiktas e una futura protagonista della serie A1, Martyna Lukasik che passerà dal Grupa Azoty Chemik Police ai campioni d’Italia e d’Europa del Conegliano. Al centro l’esperta centrale Kamila Witkowska dell’ŁKS Commercecon Łódź e un’altra ex protagonista del campionato italiano, già a Casalmaggiore e a Scandicci, Agnieszka Korneluk, punto di forza da tre stagioni del Grupa Azoty Chemik Police. Il libero è Aleksandra Szczygłowska, del PGE Rysice Rzeszów. In panchina Lavarini avrà al suo fianco Marlena Kowalewska, Monika Gałkowska, Julita Piasecka, Natalia Mędrzyk, Joanna Pacak e Klaudia Alagierska. Aleksandra Szczygłowska.