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Monaco precisa: “Sinner ha scelto l’opzione meno elegante. Mi ha commosso, ma Alcaraz mi dà più gusto per il gioco”

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Jannik Sinner
Sinner / Lapresse

Guido Monaco è intervenuto durante l’ultima puntata di Tennis Mania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport. In prima battuta si è soffermato sul calendario tennistico, sui ritiri e sulle sconfitte degli ultimi giorni di Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev: “Rimango dell’idea che il calendario è meno compresso di prima, Roma e Madrid sono più lunghi. A livello di logica si è fatto quello che si poteva fare per non logorare troppo gli atleti. Nel futuro ci sarà sempre un obiettivo più importante rispetto al torneo che si sta affrontando: questa è un po’ una visione distorta“.

L’esperto di tennis ha poi proseguito:Medvedev ha vinto l’anno scorso a Roma, chi lo sa se ieri non si è ritirato a scopo precauzionale. Medvedev non ha la storia di uno che si ritira spesso, idem Ruud, Tsitsipas non è uno che gioca poco anche se ieri mi ero dimenticato della schifezza dell’anno scorso a Torino. Alcaraz e Sinner sono giovani ma non è giusto dire che se iniziano a fare così da giovani allora chissà cosa succederà in futuro. Ad esempio io mi sono infortunato più da giovane e non ero seguito come lo sono questi atleti“.

I tanti infortuni e ritiri sono comunque un tema all’ordine del giorno:Esiste comunque un problema di logorio visto che giochi potenzialmente molte partite ravvicinate e sai quando inizi e non quando finisci, ma gli infortuni di Sinner e Alcaraz, che hanno due storie diverse, non li vedrei come un segnale allarmente. Il segnale allarmante è che gli Slam sono più importanti e se un big ha un problemino nei 1000 tende a ritirarsi in vista degli Slam. Ognuno fa le sue scelte per i propri interessi, il nuovo calendario mi convince ma non mi convince la gestione degli atleti“.

Si ritorna sul tema del calendario e sul ritiro di Jannik Sinner a Madrid: “Ormai tutti i big sacrificano uno dei tre 1000 di fila sulla terra. Io chiedo che giochino, non che vincano. Hanno allargato i tornei, hanno messo una settimana in più tra Roland Garros e Wimbledon: non penso che ci siano altri margini, non vedo soluzioni e ognuno gestirà come meglio crede, ma sicuramente è meglio di qualche anno fa. Secondo me Sinner doveva ritirarsi dopo Kotov o non andare a Madrid, non fare quello che ha fatto: da esterno è l’opzione meno elegante, quella che mi convince di meno“.

Ci si sofferma anche su quali saranno i quattro italiani che giocheranno in singolare alle Olimpiadi di Parigi 2024, oltre a Sinner: “La qualificazione di Sonego alle Olimpiadi è difficile. Secondo me può uscire abbastanza velocemente dalla crisi perché ha qualità, ma il tempo stringe. Musetti è in una fase della carriera in cui deve badare al sodo, l’importante è vincere partite e non come. Darderi sta convincendo molto perché vince con margine. La mancanza del doppio di Siner-Sonego alle Olimpiadi non lo vedrei come un problemone“.

Guido Monaco si è anche voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa con chi dice che lui non simpatizzi per Sinner: “Se pensate che io non ammiri Sinner o che abbia il poster di Alcaraz in camera siete proprio un po’ fuori strada. Vedere una partita di Alcaraz al meglio mi piace di più di vedere una partita di Sinner, ma è una questione di gusto. Quando Sinner ha vinto gli Australian Open mi ha commosso, ho una ammirazione spropositata per lui e ho un debole per Alcaraz per il tipo di tennis che esprime, spero solo di vederli al meglio il più spesso possibile“.

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