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Cosa è successo a Pozzovivo al Giro d’Italia: caduta evitata, ma quasi 2 minuti di ritardo a Napoli

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Domenico Pozzovivo
Domenico Pozzovivo / LaPresse

Se la fortuna si dice essere cieca, la sfortuna ci vede sempre benissimo. E la mala sorte purtroppo si abbatte ancora una volta su Domenico Pozzovivo (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), protagonista di un salto di catena nel momento meno congeniale possibile nel finale della nona tappa del Giro d’Italia 2024. Il veterano azzurro stava disputando una Corsa Rosa incredibile, alla venerande età di 41 anni, e anche se è riuscito ad evitare la caduta, il conto da pagare sul traguardo di Napoli è stato salatissimo. 

Questa mattina il lucano era ripartito dal 15° posto in classifica generale, con un ritardo di 7’37” rispetto a Tadej Pogacar, dopo l’egregia prova di ieri a Prati di Tivo che gli aveva fatto scalare otto posizioni in graduatoria. Pozzovivo ha dimostrato in questa prima settimana del suo diciottesimo Giro di avere una gamba eccezionale, e oltre magari ad inseguire un sigillo in una tappa, il pensiero di fare classifica era sempre più vivo. In un finale concitato come quello della Avezzano-Napoli, che ha visto Olav Kooij bruciare Jonathan Milan sulla linea del traguardo, l’italiano è incappato nell’ennesimo imprevisto.

Dopo l’ultimo strappo, quando il gruppo stava andando a velocità folli, sono iniziati i chilometri da incubo per la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè. Prima la caduta di Martin Marcellusi nel falsopiano, poi l’imprevisto meccanico per Pozzovivo negli ultimi 5 km, poco prima dei canonici tremila metri della neutralizzazione. L’azzurro è stato costretto a fermarsi per risolvere il salto di catena, in un momento in cui la velocità in gruppo era elevatissima.

Poco ovviamente lo spazio per poter rientrare, e purtroppo al traguardo il lucano è arrivato 88°, ma soprattutto con un ritardo di 1’46” dal vincitore e da tutti gli altri uomini di classifica. A poco è potute servire l’aiuto di un generoso Alessandro Tonelli, che si è fermato per aiutare il capitano e provare a limitare il più possibile i danni. Non cambia la posizione nella classifica generale per Pozzovivo, che però vede salire il suo ritardo a 9’23”, con la top-10 che ora dista più di quattro minuti.

Nella sua carriera il ‘Pozzo’ è purtroppo stato protagonista di fin troppe cadute, accompagnate spesso anche da diverse fratture (“dopo la ventesima ho smesso di contarle”, il suo commento orami risalente a più di un anno fa), oppure di episodi sfortunati nei momenti clou. Il salto di catena di Napoli si va ad aggiungere a tutto questo, in una tappa che teoricamente doveva essere di riposo. Guardando il bicchiere mezzo pieno non c’è stato nessun impatto con l’asfalto, e il Giro dell’azzurro può continuare. Alla ricerca di un picco e di una giornata memorabile, che a 41 anni sarebbe il premio migliore per la carriera di una grande persona prima ancora che un grande ciclista.

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