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Chi saranno gli avversari di Ganna alle Olimpiadi nella cronometro: Evenepoel spaventa, ma ancor di più un giovane britannico…

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Filippo Ganna
Filippo Ganna - Lapresse

Una vittoria che sa di liberazione. L’ha dimostrato Filippo Ganna quando è stato intervistato ed è crollato in un pianto che raramente vediamo per il fenomeno tricolore. Le cronometro al Giro d’Italia stavano diventando quasi un tabù per il campione italiano, che oggi è riuscito a trionfare nella tappa di Desenzano del Garda.

Velocità media spaventosa, 31.2 chilometri volati per il corridore della Ineos Grenadiers, che è riuscito a battere Tadej Pogacar, ancora una volta mostruoso, che ha fatto paura, soprattutto nella prima parte. Questa volta però, su un percorso completamente pianeggiante, lo sloveno non poteva rivaleggiare con il piemontese. E di percorso pianeggiante si parlerà anche alle Olimpiadi di Parigi, il vero obiettivo di Ganna quest’anno: l’azzurro volerà in Francia a fine luglio per puntare alla medaglia d’oro nella prova contro il tempo. Occhio però ai rivali che saranno tanti ed anche molto agguerriti.

A partire da Remco Evenepoel, il campione del mondo in carica: il belga ha battuto di pochissimo Ganna nella prova iridata l’anno scorso in Gran Bretagna ed ha tutte le carte in regola per riprovarci, anche se le complicazioni dovute alla caduta ai Paesi Baschi ed anche la partecipazione al Tour de France per far classifica non aiuteranno il corridore della Soudal-QuickStep. Discorso simile per Wout van Aert: tornerà in gara al Giro di Norvegia la stella della Visma, ma il lungo stop e la partecipazione alla Grande Boucle non sono l’avvicinamento ideale per puntare all’oro a Cinque Cerchi.

Ecco che il pericolo più grande per Ganna arriva in casa. Stiamo parlando del compagno di team alla Ineos Grenadiers, Joshua Tarling: campione d’Europa a soli 19 anni, il gallese ha dimostrato di avere un motore devastante, di poter macinare dei rapporti assurdi e di tenere velocità superiori ai 55 km/h senza patemi. È lui il rivale più accreditato per l’azzurro e fa davvero paura.

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