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Antonio Tiberi attacca in salita e lancia un segnale al Giro d’Italia: può lottare per top5 e maglia bianca

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Antonio Tiberi
Antonio Tiberi - Lapresse

Più di così è difficile chiedergli. Antonio Tiberi doveva essere la carta più importante in casa azzurra nel Giro d’Italia 2024 e lui sta confermando, almeno in questa prima settimana, al meglio il suo status lottando alla pari con gli altri capitani presenti nella Corsa Rosa.

Soprattutto tra ieri ed oggi, prima nella cronometro con arrivo a Perugia, poi nell’arrivo in salita a Prati di Tivo, il corridore della Bahrain-Victorious ha dimostrato di avere una condizione eccellente e di poter puntare in grande verso la fine del Giro: l’obiettivo non può che essere quello della top-5.

Uno, due, tre attacchi oggi per il laziale che è stato il primo (e praticamente l’unico) a provare a fermare l’egemonia di Tadej Pogacar (che ha tenuto sotto controllo tutti senza patemi). Il coraggio è sicuramente da apprezzare e lo sforzo in ogni caso non è stato vano, visto che gli è valso la quarta piazza sul traguardo.

Se dovesse continuare così nulla gli si può precludere. Le forature di Oropa pesano sul groppone (almeno un minuto e mezzo è stato accumulato causa sfortuna), ma il ritardo dal podio è tutt’altro che incolmabile. E occhio anche alla Maglia Bianca: soli ventuno i secondi che dividono l’azzurro dal leader della classifica dei giovani, il belga Cian Uijtdebroeks.

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