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Australian Open, sarà Karen Khachanov l’avversario di Sinner agli ottavi: vinta la resistenza di Machac

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Karen Khachanov

Karen Khachanov sarà il prossimo ostacolo di Jannik Sinner nel percorso agli Australian Open del numero 4 del mondo. Il russo, numero 15 del mondo, sconfigge con il punteggio di 6-4 7-6(4) 4-6 7-6(5) il ceco Tomas Machac in tre ore e 24 minuti, continuando così la pesante difesa della semifinale raggiunta nel 2023. Tutti lottati i precedenti con Sinner, ma il conto dice 2-1 per l’italiano (sarebbe stato 3-0 senza i problemi di schiena degli US Open 2020).

Nei primi minuti la velocità di palla di Machac non eguaglia quella di Khachanov, e questo è alla base del break che, nel terzo gioco, il russo riesce a mettere insieme a 15. Di chance gliene capita un’altra sul 3-1, ma non la riesce a sfruttare, anche perché nel frattempo il ceco riesce a far salire di giri il proprio gioco. E un paio di chance per rientrare le ha, sul 4-3 e sul 5-4, ma Khachanov è attento e porta a casa il parziale.

Il buon momento di Machac continua a essere chiaro ed evidente nel secondo set, quando prima si procura due palle break nel secondo game e, nel quarto e alla quarta, riesce a togliere la battuta al suo avversario. Seguono alcuni game davvero lottati, quasi una prima volta per il match, nei quali il numero 15 del mondo riesce a venire a capo del servizio del ceco riequilibrando tutta la situazione e, inoltre, sventando tre pericolose chance di mandarlo a servire per il parziale. Si arriva al tie-break, non prima di un paio di set point mancati da Machac, e questi diventano una specie di cruccio, perché è decisivo l’ottavo punto per arrivare al 7-4 in favore di Khachanov.

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Con il terzo set le emozioni sembrano diventare meno, dal momento che i due iniziano a tenere la battuta con grandissima costanza e, all’atto pratico, senza dare chance ciascuno all’altro. Il canovaccio è questo fino al proverbiale settimo game, nel quale Machac riesce a procurarsi due chance di 4-3 e servizio. E, alla seconda, si porta avanti: per il ventitreenne di Beroun si aprono nuovi orizzonti e lui li sfrutta appieno, allungando il match con il 6-4.

Il quarto parziale segue un tipo di canovaccio particolare, nel senso che tutte le maggiori occasioni capitano a Machac, che però non è in grado di sfruttarle. In particolare, quanto a palle break se ne vanno una nel terzo gioco, ben quattro nel quinto e un’altra nel settimo. E così, quando si arriva al tie-break, è Khachanov a prendere l’iniziativa: 5-1, poi 6-3. Tardiva la reazione del ceco, che annulla sì due match point, ma di fronte all’ottima prima con chiusura a rete del russo non può nulla.

Se c’è una cosa sulla quale Machac può recriminare, è il numero impressionante di palle break avute a favore: 19, delle quali solo due sfruttate e una sola utile a consegnargli il parziale (il terzo, nello specifico). E dire che è più il ceco a fare il match rispetto a Khachanov, visto anche il conto vincenti-errori gratuiti (64-46 contro 48-33).

Foto: LaPresse