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Australian Open, Jannik Sinner strapazza Baez e gli lascia solo 4 game: pass per gli ottavi

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Jannik Sinner

Jannik Sinner, con una performance che risulta essere tra le più impressionanti a livello Slam della sua carriera, si qualifica per gli ottavi di finale degli Australian Open 2024. Terza volta consecutiva per il numero 4 del mondo tra i migliori 16: battuto l’argentino Sebastian Baez per 6-0 6-1 6-3. Ora per lui il russo Karen Khachanov agli ottavi di finale: l’azzurro è avanti 2-1 nei precedenti, l’ultimo dei quali risale al 2021. Undicesima volta per lui in una seconda settimana Slam: diventa il secondo italiano con più presenze, dietro solo a Nicola Pietrangeli.

Spingendo parecchio con il dritto, Sinner ha subito una palla break, ma è uno splendido rovescio vicino all’incrocio delle righe che consente all’azzurro di strappare in modo immediato la battuta a Baez. L’argentino, però, riesce a difendersi con profitto, a trovare passanti ove necessario e ad avere tre palle del controbreak nel terzo gioco. Recrimina soprattutto sul dritto fuori della prima, negli altri casi l’azzurro non concede spazi. E, sullo slancio, aumenta anche il proprio divario: 4-0 e poi 5-0. E, ancora, 6-0: il quarto di Sinner in carriera in uno Slam (tre li ha ottenuti proprio a Melbourne, questo compreso).

Il primo game del match Baez lo vince a inizio secondo set (6-0 1-1), ma l’argentino continua a non saper venire a capo di Jannik. Puntuale arriva, sul 2-1, il 30-40 a favore dell’italiano, che però non trova la risposta di dritto. Quel dritto che, però, Sinner aziona in maniera perfetta alla seconda chance, e anche il meglio della difesa dell’argentino non può niente. Sono poche le volte in cui Baez riesce a tenere lo scambio, considerando che non ha quasi nessun’arma per dare fastidio al numero 4 del mondo. Arriva un altro break a 30, e nel giro di 61 minuti, con una volée in allungo di dritto, il punteggio è già di 6-0 6-1.

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Chi pensa che Sinner riparta piano deve ricredersi: mette subito ancora pressione al servizio di Baez, che si salva in virtù di un (raro) errore di rovescio e di un dritto vincente sulla riga prima di andare sull’1-0. E ancora il rovescio non entra nell’attimo della chance che Jannik ha sull’1-1. Sul 2-2, però, il break arriva: dopo il punto del 30-15 vinto con uno scambio di 33 colpi l’argentino non riesce più a contenere l’azzurro. Un canovaccio, questo, visto più volte: dopo un 15 conquistato con grande sforzo Baez si ritrova a pagare in energie. Il sudamericano cerca di rimanere in partita come può, sale 15-30 con una gran proiezione a rete, e approfitta di un dritto appena largo di Sinner per cercare il controbreak. Risultato: scambio condotto in sicurezza da Jannik per annullare. L’azzurro comanda sempre con il piglio di chi sa di essere superiore. Dopo una volée maestosa, con il dritto si procura il primo match point, ma il rovescio lungolinea in risposta esce. La seconda chance è quella buona, a chiudere una performance impressionante.

Nell’ora e 52 minuti (al netto di riscaldamento e intervista con Jim Courier) trascorsi sulla Margaret Court Arena, Sinner mette insieme una performance da 34 vincenti e 27 errori gratuiti contro 13-25 di Baez. 78% di punti vinti con la prima, 54% con la seconda: questo il conto per il numero 1 azzurro, mentre per l’argentino è 5/20 proprio con la seconda. Impietoso il dato sugli scambi corti: fino agli 8 scambi è 67-35 (sull’88-56 totale).

Foto: LaPresse