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Australian Open: Alexander Zverev va ai quarti, quinto set fatale a Cameron Norrie

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Alexander Zverev

Finisce dopo poco più di quattro ore l’ottavo di finale tra Alexander Zverev e Cameron Norrie sulla Margaret Court Arena. E a prevalere è il tedesco, che riesce a rimanere nel torneo, andando ai quarti, per 7-5 3-6 6-3 4-6 7-6(3). Terza volta per lui tra i migliori otto a Melbourne dopo la semifinale del 2019 e i quarti del 2020; aspetta uno tra Carlos Alcaraz e Miomir Kecmanovic, con lo spagnolo e il serbo ad ora impegnati sulla Rod Laver Arena.

Il primo set, fondamentalmente, è più un esercizio di chi riesce a meglio comportarsi al servizio che altro per larghi tratti. I due non si danno praticamente mai battaglia, trovandosi in maniera relativamente facile a chiudere a 0, 15 o 30 alternativamente. Poi, d’improvviso, arriva il momento meno positivo per Norrie, che cede a 30 la battuta nell’undicesimo game. Zverev va molto vicino a restituire il favore, ma riesce a chiudere sul 7-5 al secondo set point.

Ancora il tedesco parte meglio nel secondo parziale, riuscendo a salire senza grossi problemi sul 3-1. Qui, però, prima subisce il controbreak a 15 con un numero di rovescio d’alta classe di Norrie, poi semplicemente si disunisce in maniera completa. Tutto a vantaggio del britannico, che sfrutta le continue amnesie del dritto del suo avversario per controbilanciare il tutto grazie alla propria solidità. Risultato: 6-3 Norrie e si aggiunge in ogni caso un set alla sfida.

Ricomposta la situazione, Zverev riesce a riprendere il filo del discorso e a sfruttare un altro game meno incisivo del suo avversario al servizio, scappando via e salendo sul 3-1. Difficile anche il sesto gioco, in cui Norrie deve salvare una palla del 5-1, ma, per il resto, l’unica vera emozione riguarda qualcuno che, dagli spalti, getta in campo dei fogli per ignota ragione. Si chiude così sul 6-3.

Nonostante la situazione di punteggio possa indurlo a una maggior serenità, per Zverev non è così. Il tedesco, infatti, si ritrova già nel secondo game a dover salvare due palle break e, in generale, non lo si vede particolarmente tranquillo nella gestione della situazione, senza riuscire a cavare ulteriori risorse dal gioco di Norrie. Il britannico, peraltro, riesce anche a sfruttare l’unico momento di vera difficoltà del tedesco, proprio nel decimo gioco: 15-40, due set point, e basta il primo con una bella proiezione a rete per forzare il parziale decisivo.

L’inizio, però, per l’ex semifinalista di Wimbledon è da brividi: game ai vantaggi e servizio ceduto. Il controbreak, però, è immediato, il che dimostra come per il tedesco di certezze non ce ne siano poi così tante. Duro e difficile il settimo gioco, con tre palle break a favore di Zverev e parecchi punti d’alta qualità, ma Norrie regge e tiene. Si arriva così al super tie-break, nel quale però il livello del numero 1 di Gran Bretagna cala vistosamente dal 2-2 in avanti, con sei punti consecutivi ceduti, anche in malo modo tra doppio fallo ed errori banali. Finisce 10-3.

Anche a testimonianza dell’equilibrio, e di un Norrie davvero in ottima condizione, c’è il conto vincenti-errori gratuiti: 54-41 per il tedesco, 56-63 per il britannico. Poche le differenze un po’ in tutti i numeri; il lato importante per il ventiseienne di Amburgo è che per l’undicesima volta si trova a giocare un quarto Slam.

Foto: LaPresse

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