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Formula 1

F1, GP Imola 2021. Trionfa Verstappen. Hamilton sbaglia, ma è secondo. Per la Ferrari 4° Leclerc e 5° Sainz

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A Imola, il Gran Premio di Emilia Romagna, secondo atto del Mondiale 2021 di F1, si è risolto con la vittoria di Max Verstappen. L’olandese ha preceduto sul traguardo Lewis Hamilton e Lando Norris al termine di una gara caratterizzata dall’acqua e da una bandiera rossa. La Ferrari si piazza al 4° posto con Charles Leclerc e al 5° con Carlos Sainz.

L’attesa pioggia arriva prima della partenza. Un breve, ma forte, acquazzone inonda tre quarti del tracciato, inumidendo solo leggermente la Rivazza e il rettilineo di partenza. Le precipitazioni cessano e quindi la scelta degli pneumatici è incerta. Quasi tutti optano per le intermedie, mentre tra i piloti di vertice solo Pierre Gasly punta sulle full wet. Leclerc rischia grosso durante il giro di ricognizione, finendo in testacoda. Per sua fortuna riesce a ripartire in tempo e a guadagnare la corretta casella di partenza.

Allo spegnimento dei semafori Max Verstappen è un fulmine e si pone al comando, non senza fare a ruotate con Lewis Hamilton al Tamburello. Nel corso del primo giro si verifica un contatto tra la Williams di Nicolas Latifi e la Haas di Nikita Mazepin. Il canadese va violentemente a muro e provoca l’ingresso della safety car. La classifica, nel frattempo, è cambiata radicalmente, in quanto i primi dieci sono Verstappen, Hamilton, Leclerc, Perez, Ricciardo, Gasly, Stroll, Sainz, Norris, Bottas. In regime di vettura di sicurezza, Perez “si guadagna” una penalità di dieci secondi. Il messicano va largo alla Piratella e perde due posizioni, ma una volta tornato in pista sorpassa candidamente le vetture che lo avevano scavalcato nel mentre. Un’ingenuità clamorosa per un pilota esperto come lui.

Le ostilità riprendono all’inizio del settimo passaggio e Verstappen va subito in fuga. Gasly, invece, è in difficoltà. Il francese ha scommesso sul ritorno della pioggia, che però non si verifica e scivola progressivamente indietro. Al comando, l’olandese guadagna rapidamente cinque secondi di vantaggio su Hamilton, dopodiché il distacco tra i due si stabilizza. Alle loro spalle, Leclerc si attesta comodamente in terza piazza, mentre in casa Ferrari Sainz fa decisamente più fatica, tanto da finire un paio di volte nella ghiaia, per sua fortuna senza perdere posizioni. A un terzo della distanza, la classifica recita Verstappen, Hamilton, Leclerc, Perez, Norris, Ricciardo, Sainz, Stroll, Bottas, Russell. In tanti cominciano a lamentarsi del degrado degli pneumatici, ma tutti restano in pista perché la traiettoria si sta asciugando ed è chiaro che si dovrà giocoforza passare alle slick. In questo frangente, Hamilton comincia a recuperare su Verstappen, mentre Sainz scavalca Ricciardo.

Così, al ventisettesimo giro, l’olandese decide di montare gli pneumatici da asciutto. Il britannico lo fa alla tornata successiva, ma non riesce a scavalcare l’avversario anche a causa di un pit-stop non perfetto. Tutti passano alle slick e al 32° giro succede di tutto. Hamilton, nell’effettuare il doppiaggio di George Russell, finisce lungo alla Tosa. L’inglese tocca le barriere e danneggia il suo alettone anteriore. Pochi istanti dopo, sul rettilineo del traguardo, proprio Russell tenta di sorpassare Bottas. Durante la manovra, l’inglese tocca l’erba bagnata e perde il controllo della sua Williams, collidendo con la Mercedes in piena velocità. I due si schiantano e la pista viene inondata da detriti. La direzione gara espone, quindi la bandiera rossa quando mancano 29 tornate.

Verstappen si trova quindi al comando davanti a Leclerc, Norris, Perez, Sainz, Ricciardo, Stroll, Räikkonen e Hamilton, che nel frattempo è rientrato ai box per sostituire l’alettone anteriore ed è scivolato in nona posizione. La gara riparte con partenza lanciata e le condizioni non sono affatto semplici. Tutti hanno le slick perché la traiettoria è asciutta, ma il resto dell’asfalto è ancora bagnato. La maggior parte dei piloti ha mescola media, ma le McLaren e Perez si giocano l’azzardo delle soft. Le morbide sono una delizia per Norris, che vola via Leclerc, ma una croce per il messicano, il quale invece si insabbia alla Villeneuve perdendo una marea di terreno.

In testa Verstappen vola, mentre alle sue spalle Norris non ha modo di reggere lo stesso ritmo e ben presto si trova a guidare un trenino composto anche dalle due Ferrari e da Hamilton che, graziato dalla bandiera rossa, sta furiosamente risalendo la china. Il trentaseienne britannico non ha grossi problemi nel superare le monoposto di Maranello, ma ha vita decimante più dura nell’avere ragione di Norris, che viene superato solo a quattro tornate dalla fine.

Dunque, vince Max Verstappen, mentre Hamilton chiude secondo. Da un lato Lewis può mangiarsi le mani per l’errore che gli ha impedito di lottare per il successo, dall’altro può tirare un sospiro di sollievo per la bandiera rossa, grazie alla quale ha comunque limitato al minimo i danni nel Mondiale. Norris chiude terzo e arpiona un podio meritato, che rispecchia il suo reale valore a Imola. La Ferrari può recriminare per l’interruzione, altrimenti la terza piazza di Leclerc sarebbe stata altamente probabile. Cionondimeno, piazzare entrambe le vetture ai piedi del podio non era affatto un risultato scontato alla vigilia.

GP IMOLA 2021 – CLASSIFICA SUL TRAGUARDO
1 Max VERSTAPPEN (Red Bull)
2 Lewis HAMILTON (Mercedes)
3 Lando NORRIS (McLaren)
4 Charles LECLERC (Ferrari)
5 Carlos SAINZ (Ferrari)
6 Daniel RICCIARDO (McLaren)
7 Lance STROLL (Aston Martin)
8 Pierre GASLY (Alpha Tauri)
9 Kimi RÄIKKÖNEN (Alfa Romeo)
10 Esteban OCON (Alpine)
11 Fernando ALONSO (Alpine)
12 Sergio PEREZ (Red Bull)
13 Yuki TSUNODA (Alpha Tauri)
14 Antonio GIOVINAZZI (Alfa Romeo)
15 Sebastian VETTEL (Aston Martin)
16 Mick SCHUMACHER (Haas)
17 Nikita MAZEPIN (Haas)
RIT Valtteri BOTTAS (Mercedes)
RIT George RUSSELL (Williams)
RIT Nicolas LATIFI (Williams)

Foto: La Presse

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