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Judo, Fabio Basile dopo la squalifica di Doha: “Perdere è un’altra cosa, ma così proprio non mi capacito”

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Il primo evento della stagione olimpica non si è concluso nel migliore dei modi per Fabio Basile, squalificato al secondo turno del World Masters Doha 2021 di judo per aver effettuato un attacco con una tecnica illegale. Il Campione Olimpico di Rio 2016 nei 66 kg (passato alla categoria fino a 73 kg in vista di Tokyo) è stato così eliminato agli ottavi di finale dal tedesco Igor Wandtke, perdendo la possibilità di mettere a referto un ottimo bottino di punti pesantissimi in ottica qualificazione olimpica.

Perdere è un’altra cosa, ma così proprio non mi capacito, anzi posso dire che sul momento nemmeno mi sono reso conto di quanto è successo – ha detto il 26enne nativo di Rivoli (fonte: Gazzetta.it), spiegando la dinamica di quell’attacco – Senza prese, il piede che scivola, tutto il resto è venuto da sé, conseguenza del caso e dell’istinto. Ho voluto rivedere il video e capire bene cos’è successo, ed è andata proprio così. Certo, non è il massimo che un Masters finisca in questo modo, ma fa parte del gioco e si accetta“.

Basile ha poi voluto rispondere così alle critiche social ricevute in seguito all’episodio di Doha: “Ognuno è libero di esprimere quello che sente e ritiene giusto dire, poi sta a chi lo legge o lo ascolta fare le proprie considerazioni sul merito. Se c’è stato chi ha voluto criticare penso abbia avuto le sue ragioni o le sue motivazioni, ma non mi interessano, e lo dico con rispetto. Il nostro è un mondo reale nel quale contano passione, capacità, resilienza e, perché no, anche fortuna. Da intendere con quella casualità che di volta in volta prende una direzione piuttosto di un’altra. Per dire che, se il piede non fosse scivolato, oggi potremmo essere qui a parlare di una medaglia“.

Il prossimo obiettivo del judoka piemontese (tornato recentemente in forza al Centro Sportivo dell’Esercito) sarà il Grand Slam di Tel Aviv, in programma dal 18 al 20 febbraio. “Ho fatto la somma delle sensazioni provate a Doha e sono tutte positive. Era da Tel Aviv 2020 (dove vinse la competizione, ndr) che non mi sentivo così bene nonostante i problemi della pubalgia, che mi hanno tormentato, e per i quali non smetterò mai di ringraziare lo staff medico federale. Poi se proprio lo devo dire, l’arbitraggio non mi è piaciuto. Ma anche questo fa parte del gioco. Sarei davvero molto felice se potessi essere seguito ancora da Raffaele Toniolo a Tel Aviv (come in occasione del suo ultimo successo nella scorsa edizione, ndr)“.

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Foto: IJF

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