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Pagellone 2017: tutti i voti allo sport italiano. Scherma e tiro a volo eccellenti, novità ciclismo su pista, guizzo canottaggio. Ma quanti flop….
BASEBALL; 6,5
l 2017 dell’Italia è cominciato con un deludente World Baseball Classic, in cui gli azzurri hanno centrato il 12° posto con una sola vittoria, pur notevole, sul Messico. Un passo indietro rispetto alla seconda fase di quattro anni fa e al bronzo europeo della scorsa stagione. In primavera, con il cambio ai vertici della FIBS, è partito il nuovo corso della Nazionale: via Marco Mazzieri, dentro Gilberto Gerali, chiamato al timone di una nave che ha come porto finale Tokyo 2020.
Una suggestione, un sogno. Il nuovo corso, intanto, meglio non poteva cominciare. L’Italia ha disputato le European Baseball Series, ovvero una serie di tre amichevoli contro l’Olanda. Un test importante contro la principale potenza europea, ma ampiamente superato dagli azzurri, che hanno brillantemente battuto gli Orange nei primi due confronti, cedendo solo nel terzo. Le note positive vanno aldilà del risultato: Gerali ha mandato in campo tanti giovani che hanno risposto positivamente, optando per una Nazionale “italiana”, con pochi oriundi rispetto al passato. Ancora, nella tre giorni di amichevoli si sono visti ben 19 giocatori usciti dall’Accademia FIBS, la scuola creata per far crescere i giovani talenti azzurri. Un progetto ambizioso, destinato a far maturare i suoi frutti nel quadriennio olimpico. Tanti talenti azzurri stanno maturando esperienza, sin da giovanissimi, negli Stati Uniti e la Nazionale non può che trarne beneficio. Il 2017 si chiude dunque con un carico notevole di fiducia. Il percorso che porterà a Tokyo è lungo e la qualificazione molto complicata, inutile negarlo (solo sei squadre accederanno, una delle quali è il Giappone, paese ospitante), ma l’Italia vuole stupire.
SOFTBALL: 6
Sufficienza piena per il softball italiano. Il 2017 è stato caratterizzato dagli Europei di Bollate, conclusi dalle Azzurre al secondo posto, cedendo il titolo vinto due anni fa all’Olanda. La finale non ha avuto storia ed è stata vinta dalla Orange per 7-1 ma il secondo posto della Nazionale guidata da Enrico Obletter è più che positivo. L’Italia è infatti cambiata molto rispetto alla squadra che aveva vinto due anni fa: molto più giovane, con un’età media di 23 anni, rispetto all’Olanda. L’obiettivo, infatti, è quello di lavorare a lungo termine e di portare il softball italiano a Tokyo 2020. In quest’ottica il 2017 dell’Italia è stato davvero positivo. I volti nuovi in Nazionale hanno risposto più che positivamente (Laura Vigna su tutte, classe ’99), così come le “giovani” veterane (Erika Piancastelli e Ilaria Cacciamani, ’96). L’Europeo è stato dunque un primo banco di prova, utile a capire il lavoro da fare per colmare il gap con le altre squadre, a partire dall’Olanda, la rivale di sempre. Il secondo posto agli Europei è valso la qualificazione Mondiale alle azzurre (2-12 agosto 2018 in Giappone) e il prossimo anno servirà quindi per “uscire” dai confini europei e misurarsi con le potenze mondiali. È questo il prossimo passo dell’Italia, per capire il suo reale valore. Il viaggio delle azzurre verso il Mondiale (e quindi verso Tokyo) comincerà infatti molto presto, a febbraio, quando le ragazze di Obletter parteciperanno all’Asia Pacific Cup di Sydney. Il progetto è ambizioso e il movimento in salute: ora tocca al campo confermare questa crescita con i risultati.
BEACH VOLLEY: 6,5
Mai come quest’anno il movimento si è aggrappato a Daniele Lupo e Paolo Nicolai che hanno legittimato l’argento olimpico conquistando il terzo titolo europeo (secondo consecutivo) e salendo per ben cinque volte sul podio di tornei World Tour, con la ciliegina sulla torta del terzo posto alle World Tour Finals di Amburgo. Un solo black out in stagione ma piuttosto pesante: l’eliminazione ai sedicesimi del Mondiale di Vienna.
I black out sono stati tanti, troppi, invece, per le altre coppie di punta del nostro movimento: Ranghieri/Carambula sono sprofondati nelle classifiche dopo un 2016 da favola, preannunciando con i fatti già a metà stagione di non voler più proseguire il percorso assieme e ancora peggio sono andate le cose per Menegatti/Perry, coppia che si è divisa, di fatto, dopo l’eliminazione al primo turno dei Mondiali e un solo, piccolo, lampo, in un torneo secondario del circuito europeo (terzo posto).
Un lampo è arrivato proprio in chiusura di stagione da Rossi/Caminati (altra coppia destinata a dividersi) con la vittoria nel World Tour di Aalsmeer che arriva dopo diversi podi conquistati in tornei satellite europei. Buone notizie, finalmente, arrivano dal settore giovanile, soprattutto femminile, con il podio europeo (secondo posto) di They/Orsi Toth nell’Under 20, i due quarti posti continentali di Ferraris/Varrassi (Under 20) e Mason/Scampoli (Under 18) e il prestigioso quarto posto di Traballi/Maestroni al Mondiale Under 21 di Nanjing.
BOXE: 4,5
Zero medaglie è il bilancio dell’Italia ai Campionati Mondiali di boxe dilettantistica maschile 2017, lo stesso score ottenuto alle Olimpiadi di Rio 2016 ed ai Mondiali di Doha 2015. Purtroppo si tratta di un vero e proprio campanello d’allarme, visto che l’Italia non accumulava tre zeri consecutivi nelle grandi manifestazioni planetarie dalla metà degli anni ’90: Mondiali di Tampere 1993, Mondiali di Berlino 1995 ed Olimpiadi di Atlanta 1996. Non possono bastare i quarti di finale di Manuel Cappai per definire soddisfacente la spedizione di Amburgo e per mascherare gli errori di una federazione che forse, dopo le vittorie di Russo, Cammarelle e Valentino, si è un po’ adagiata e ha trascurato la programmazione.
A livello maschile, le due note più liete sono i bronzi europei di Valentino Manfredonia e Salvatore Cavallaro – apparse però come due exploit, piuttosto che risultati figli di progettualità. Tra i professionisti, invece, Fabio Turchi e Alessandro Goddi sono due boxer che si sono fatti valere anche nel mondo della Pro Boxing, conquistando un titolo internazionale a testa. Considerando invece le donne, le notizie sono migliori: ai campionati dell’Unione Europea. Alessia Mesiano ha vinto la medaglia d’oro, mentre Roberta Bonatti e Carmela Donniacuo l’argento, insieme al bronzo di Irma Testa comprensibilmente delusa dopo l’esito della semifinale. Se invece si sposta lo sguardo sulle categorie giovanili, ci si accorge di come l’Italia spesso riesca a piazzare i propri atleti sul podio: basti pensare all’argento di Vittoria De Carlo negli ultimi Mondiali Youth o a Matias Zdrinca e Emanuele Massimo Santini, entrambi bronzo agli ultimi Europei juniores.
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