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Editoriali

Pagellone 2017: tutti i voti allo sport italiano. Scherma e tiro a volo eccellenti, novità ciclismo su pista, guizzo canottaggio. Ma quanti flop….

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BASKET: 6

Due quarti di finale agli Europei. Questo il bilancio della pallacanestro italiana nel 2017, probabilmente il massimo che le nazionali maschile e femminile potevano raggiungere, anche se non manca qualche rimpianto.
In campo maschile, per l’ennesima estate, l’Italia si è trovata a “leccarsi le ferite” e a fare la conta degli indisponibili, con Ettore Messina che ha messo insieme un buon gruppo, non fondato sicuramente sul talento, ma sulla coesione e sulla voglia di combattere fino all’ultimo secondo. Partita nello scetticismo più totale e senza Danilo Gallinari, per quel folle pugno in amichevole contro l’Olanda, la nazionale è arrivata in Israele con tanti dubbi. L’esordio vittorioso contro i padroni di casa ha, però, cambiato completamente l’ambiente e anche la successiva vittoria contro l’Ucraina ha aumentato la fiducia nello spogliatoio. Poi sono arrivate due sconfitte completamente diverse tra loro con Lituania e Germania, per poi concludere con la sofferta vittoria contro la Georgia, che ha regalato il terzo posto alla squadra di Messina e un ottavo di finale contro la sorpresa Finlandia, vinto poi in maniera netta e decisa. Successivamente è stato il momento della fortissima Serbia, poi medaglia d’argento, che per il terzo Europeo consecutivo ha messo fine all’avventura azzurra alle porte delle semifinali. Dopo l’Europeo Ettore Messina ha lasciato e sulla panchina azzurra si è seduto Meo Sacchetti. Il nuovo corso è partito sicuramente bene con due vittorie nelle Qualificazioni Mondiali contro Romania e soprattutto Croazia. Proprio il successo in terra croata ha riportato un po’ di fiducia ed entusiasmo all’interno di tutto il gruppo azzurro e avvicinato anche se di pochissimo al Giappone (la strada è ancora lunghissima) la nostra nazionale.
Passando alle donne, negli occhi e nella mente di tutto l’ambiente azzurro e dei tifosi italiani ci sono ancora le immagini delle lacrime e della delusione di Masciadri e compagne dopo la sconfitta nello spareggio mondiale contro Lettonia. Una partita che è ancora una ferita aperta per una nazionale che a fari spenti era giunta ad un passo dalla qualificazione alla rassegna iridata. Una squadra di giovani e veterane, arrivata agli Europei un po’ nello scetticismo generale e con l’obiettivo di pensare una partita alla volta, per poi vedere dove si era arrivati. Un cammino meraviglioso quello della squadra di coach Capobianco, il principale protagonista di questo piccolo miracolo azzurro, arrivato addirittura fino ai quarti di finale contro il Belgio. Dopo la sconfitta con le belghe, l’Italia si è trovata ad avere un’ultima chance per centrare una storica qualificazione al Mondiale. Come già detto sopra con la Lettonia è andata male, complice un finale sfortunato e un arbitraggio molto discutibile. L’ultimo Europeo ha consacrato Cecilia Zandalasini, ormai tra le migliori giocatrici europee. Inoltre questa estate la nativa di Broni si è tolta anche la grande soddisfazione di conquistare il titolo WNBA con Minnesota. Intorno a Zandalasini verranno costruite le future nazionali, compresa quella attuale di Marco Crespi (sostituto di Capobianco), che, a differenza degli uomini, non ha iniziato bene le Qualificazioni agli Europei, con una vittoria contro l’Albania ed una sconfitta molto pesante in casa contro la Croazia, che ha sicuramente complicato il cammino delle azzurre.
Non solo le nazionali senior, ma è stato un 2017 positivo anche per le nazionali giovanili, che hanno ottenuto dei buoni risultati. Quello di maggior spicco è senza dubbio lo storico argento conquistato dall’Under 19 maschile ai Mondiali. Inoltre poi ci sono anche il quinto posto europeo dell’Under 18 e il sesto dell’Under 20 femminile. Segnali sicuramente di crescita per tutto il movimento.

PALLAMANO: 4

Anche nel 2017 l’Italia dell’handball non è riuscita a decollare, e il cambio di dirigenza a livello federale ha portato fino ad ora alla modifica del campionato maschile (tornerà a girone unico dalla prossima stagione), oltre lo spostamento delle categorie giovanili, divise per annate dispari. A livello di risultati, qualcosina di positivo c’è, e in modo particolare con la maschile, capace all’ultimo secondo di superare il turno preliminare di qualificazione agli Europei 2020, e guadagnarsi così l’accesso alla fase a gironi decisiva, dove gli avversari non saranno più Georgia e Lussemburgo, e dove per ottenere il pass per la rassegna continentale servirà un vero e proprio miracolo sportivo. Per quanto riguarda le donne, le speranze di vedere le azzurre ai prossimi Europei sono molto flebili, ma il raggruppamento con Montenegro, Polonia e Slovacchia (le prime due impegnate ai Mondiali) permetterà a Niederwieser e compagne di confrontarsi con rappresentative molto più preparate, e magari carpire qualche segreto per migliorare, in vista dei prossimi appuntamenti. Qualche segnale di crescita c’è, ma è sicuramente troppo poco per potersi affacciare all’Olimpo internazionale.

PALLANUOTO: 5

È l’anno zero per quanto riguarda l’Italia. Dopo i fasti di Rio 2016 è arrivata una stagione tutt’altro che convincente sia al maschile che al femminile. A partire dai club, dove non sono arrivati i risultati attesi (soprattutto per quanto riguarda gli uomini, con la Pro Recco che in Champions League non è andata oltre la semifinale). Il voto è comunque negativo per le nazionali, trionfanti a livello olimpico (rispettivamente bronzo gli uomini ed argento le donne), deludenti a livello iridato. A Budapest entrambe erano attese da performance di valore, ma, per vari motivi, si sono dovute fermare prima del momento clou. I ragazzi di Sandro Campagna si sono arresi ai quarti alla Croazia poi campionessa del mondo, ma soprattutto alla sfortuna, con un sospetto morbillo che ha privato la rosa di alcuni degli elementi di maggior valore. Out ai quarti, ma con maggiori recriminazioni, il Setterosa: le ragazze di Fabio Conti erano favorite e hanno giocato benissimo per tre quarti di partita con la Russia, salvo poi crollare sul finale. I nomi nuovi comunque non mancano e non ci sono grandi preoccupazioni in vista delle prossime stagioni verso Tokyo 2020. Tra gli uomini soprattutto è arrivata la notizia della naturalizzazione di Gonzalo Echenique, una delle stelle a livello internazionale. Discorso simile per le donne: la brasiliana Izabella Chiappini è convocabile per il Setterosa.
(credit: Ciamillo)
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