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Ciclismo
Vuelta a España 2019: i possibili scenari tattici della tappa di oggi (9 settembre). La Movistar può attaccare Roglic
Va a concludersi la seconda settimana della Vuelta a España 2019: siamo alla vigilia del secondo ed ultimo giorno di riposo (particolare la posizione in calendario, di martedì e non di lunedì), oggi in programma la sedicesima frazione. Ancora un tappone di montagna di 144,4 km da Pravia ad Alto de La Cubilla. Lena. Andiamo a scoprire i possibili scenari tattici.
Il percorso prevede tre GPM durissimi: due di prima categoria, uno di categoria especial. Dopo un inizio pianeggiante si sale verso Puerto de San Lorenzo (10 km all’8,5%). Lunga discesa e spazio all’Alto de la Cobertoria (8,3 km all’8,2%). A 28 km dall’arrivo è posto il traguardo volante di Campomanes e poi inizierà la salita finale dell’Alto de La Cubilla, che porterà i corridori ai 1690 metri d’altitudine del traguardo. Un’ascesa lunga, visto che misura quasi 18 km, ma non particolarmente dura, visto che la pendenza media è di poco superiore al 6%.
Questa è una delle ultime opportunità di provare ad attaccare Primoz Roglic, magari da lontano. La conformazione della frazione è infatti ideale per provarci con azioni a sorpresa, anche di squadra (tre salite consecutive, non c’è spazio per organizzare un lungo inseguimento). Lo sloveno in Maglia Rossa al momento però sembra davvero imbattibile, in più l’ascesa conclusiva si adatta perfettamente alle sue caratteristiche di passista scalatore, dunque, almeno sulla carta, potrebbe addirittura guadagnare ancora sui rivali. Ci proverà la Movistar, che ha in capitano il veterano Alejandro Valverde: il 39enne campione del mondo ieri ha dimostrato di averne per stare con lo sloveno, difficile però staccarlo. Occhio a Soler e Quintana che potrebbero favorire l’iberico. Attenzione alla battaglia per la Maglia Bianca tra Tadej Pogacar (UAE Emirates) e Miguel Angel Lopez (Astana), che allo stesso tempo vale anche per il terzo gradino del podio).
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Pier Colombo