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Tennis

Jannik Sinner batte un buon Shelton in una sorta di esibizione a Torino e chiude a punteggio pieno

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner continua a non fermarsi alle ATP Finals e, più in generale, indoor. In un’ora e 34 minuti anche l’americano Ben Shelton deve cedere con il punteggio di 6-3 7-6(3) e chiude da imbattuto il girone intitolato a Bjorn Borg. Contava ben poco il match, con l’italiano già primo e lo statunitense già fuori, ma 200 punti in più nel ranking ATP entrano e numerosi altri dati statistici, più o meno da record, vengono aggiornati.

Pronti via e Shelton deve subito subire il break da parte di un Sinner decisamente motivato. L’americano, per parte sua, non rimane inerte sul servizio di Jannik, provando in un paio di occasioni ad avvicinarsi al break. E una chance concreta l’ha sul 2-1, solo che la pressione del numero 2 in risposta non gli consente di fare granché. Occasionalmente Sinner qualche schema diverso lo prova, ma quando va sotto nel punteggio rimette in moto la sua versione deluxe e non concede particolare scampo. Quando si tratta di andare a chiudere la questione, però, l’italiano riattiva i sensori adeguati, usa il dritto per togliere spazio (e fiato) a Shelton e guadagna due set point sul 5-3. Il rovescio tradisce l’americano ed è 6-3 in 39 minuti.

Nel secondo parziale è davvero lunga la fase in cui nessuno dei due riesce a cambiare la situazione. Anzi, è vero che sia l’uno che l’altro tengono abbastanza lontano il rispettivo avversario. Nei fatti, il set scorre via con una certa velocità, e lo fa fino al 5-4 per Sinner. In questa fase è proprio Shelton il primo ad avere qualche cedimento. 0-15, poi 15-30, più seconde che prime, la pressione di Sinner che sul 30-30 si guadagna un punto in gran spinta e si arriva al match point. L’americano serve bene, poi di dritto va a rete e chiude. Esito inevitabile del parziale: tie-break, in cui Sinner guadagna il minibreak con un mirabile contropiede di rovescio. Basta quel 2-1, e basta anche l’ultimo dritto che se ne va dopo il servizio da parte di Shelton: 7-3 e imbattibilità indoor che prosegue.

Per Jannik 11 ace, 75% di prime in campo e 81% di punti vinti con la prima: sono tra i dati più alti registrati dal post-US Open, ma soprattutto questo indica un clima di generale fiducia nella mente di un Sinner che ha cercato tante soluzioni diverse sia col colpo d’apertura che in altre fasi. L’appuntamento ora è alle 14:30 di domani: ci sarà Alex de Minaur in semifinale, e il bilancio attuale è di 12-0 sull’australiano.

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