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Tennis

ATP Finals 2025: i precedenti dei gironi. Da Sinner ad Alcaraz-Djokovic tutti i testa a testa

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse / Olycom

Andiamo a scoprire quali sono i numeri, l’uno contro l’altro, dei giocatori impegnati a partire da domenica 9 in quel dell’Inalpi Arena di Torino, la sede delle ATP Finals per il quinto anno consecutivo. Sarà ancora un’annata di quelle da ricordare, soprattutto in virtù della presenza di Jannik Sinner.

Questi i precedenti che riguardano i confronti del girone intitolato a Bjorn Borg (Jannik Sinner, Alexander Zverev, Ben Shelton; includiamo qui sia Felix Auger-Aliassime che Lorenzo Musetti, essendo doppia l’eventualità):

Sinner-Zverev: 5-4. Dopo la vittoria al Roland Garros 2020 in quattro set, Jannik non è più riuscito a venire a capo del tedesco fino a tutto il 2023, pur andandoci vicino in due occasioni. Dall’1-4, negli ultimi due anni, si è ribaltato tutto, anche se spesso in lotta, e il sorpasso è arrivato con il 6-0 6-1 di Parigi (al netto delle condizioni di Zverev, in quel giorno chiaramente molto al di sotto dei propri standard per via degli obblighi di programmazione).

Sinner-Shelton: 7-1. Solo nel primo confronto tra i due l’americano è riuscito a prevalere nei confronti dell’altoatesino, negli ottavi del Masters 1000 di Shanghai. Da allora non solo Jannik ha sempre vinto contro il giocatore di Atlanta, ma non gli ha mai neppure concesso un singolo set. Siamo a quota 17 consecutivi, una serie continuata anche a Parigi indoor.

Sinner-Auger-Aliassime: 3-2. In questo caso si è partiti dallo 0-2 per il canadese derivato dal doppio successo del 2022 (Madrid, una delle partite di maggior spicco del nativo di Montreal, e Cincinnati). Poi è riemerso Jannik, che ha riequilibrato la situazione con i quarti a Cincinnati, la semifinale (in quattro set) agli US Open e la finale di Parigi, quella tra i due maggiori giocatori indoor di questo decennio allo stato attuale delle cose.

Sinner-Musetti: 3-0. Qualora si qualificasse, il toscano porterebbe al primo storico derby all’interno delle Finals, ma per adesso di storia non ce n’è mai realmente stata. Nel 2021 si cominciò ad Anversa e Jannik vinse 7-5 6-2, poi a Montecarlo 2023 Lorenzo dovette cedere 6-2 6-2 (ma, va detto, aveva finito la benzina dopo aver battuto Djokovic), infine, agli US Open 2025, nei quarti, è arrivato un 6-1 6-4 6-2.

Zverev-Shelton: 4-0. Fino ad ora l’americano, su tutte le superfici, ancora non è riuscito a venire a capo del tedesco, vincendo soltanto un set contro di lui ai quarti di Cincinnati 2024 (dove, peraltro, è andato molto vicino a vincere). Poi tre successi in due parziali nel 2025, due dei quali piuttosto netti e su tutte e tre le superfici. In poche parole, c’è un problema di chiavi tennistiche per lo statunitense in questo caso.

Zverev-Auger-Aliassime: 6-3. I due si affrontano fin dal 2019. Paradosso dei paradossi, il tedesco è avanti 6-3 se si prendono in considerazione tutti i precedenti, ma contando soltanto gli Slam il canadese è avanti 2-0, avendo vinto sia negli ottavi di Wimbledon 2021 che al terzo turno degli US Open 2025. E in entrambi i casi a porre fine al percorso di Auger-Aliassime è stato un italiano (Berrettini nel 2021 ai quarti, Sinner nel 2025 in semifinale).

Zverev-Musetti: 2-3. Lorenzo è in vantaggio nei confronti del tedesco anche perché sa come riuscire a tenere in mano la situazione su tutte le superfici. Lo ha battuto due volte sulla terra rossa, ma anche lo scorso anno sul veloce indoor di Vienna, là dove si è imposto in rimonta. E dove, quest’anno, il più volte finalista Slam si è preso la rivincita.

Shelton-Auger-Aliassime: 0-1. Un unico confronto, quello del Roland Garros 2024. In sede di terzo turno il canadese si è imposto per 6-4 6-2 6-1, e questo è arrivato prima di un certo numero di miglioramenti dell’americano sul rosso.

Shelton-Musetti: 1-2. Anche in questo caso il record di Lorenzo è positivo, con due vittorie arrivate sull’erba del Queen’s in un caso e sul veloce di Miami nell’altro. Poi, agli Australian Open, quest’anno l’americano si è preso una prima rivincita, ma da allora i destini dei due non si sono più incrociati.

Questi i precedenti che riguardano i confronti del girone intitolato a Jimmy Connors (Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Taylor Fritz, Alex de Minaur):

Alcaraz-Djokovic: 4-5. Il serbo è ancora avanti nei confronti diretti, dopo che ci sono state diverse sfide epiche in tutti e quattro gli Slam nonché in varie altre occasioni, compresa la finale delle Olimpiadi 2024. Alcaraz ha vinto il primo e l’ultimo confronto (Madrid 2022, US Open 2025), a Djokovic l’unico giocato proprio a Torino, la semifinale delle Finals 2023. Fu un netto 6-3 6-2, il match più a senso unico visto tra i due.

Alcaraz-Fritz: 4-1. In realtà dovrebbe essere 3-0, perché viene contata dall’ATP anche la Laver Cup, che non assegna punti per la classifica mondiale. Com’è come non è, generalmente lo spagnolo ha un certo vantaggio nei confronti dell’americano, che ha sconfitto per l’ultima volta nella finale dell’ATP 500 di Tokyo. Tra i due anche una semifinale molto più incerta di quanto dica il punteggio a Wimbledon quest’anno.

Alcaraz-de Minaur: 4-0. Di fatto è stato il secondo set del primo confronto, quello della semifinale di Barcellona, a definire l’intera faccenda. Da allora, pur lottando sempre come da suo carattere, l’australiano non è mai più stato così vicino a battere il murciano, che è uscito vittorioso anche dai due confronti del 2025 (finale a Rotterdam, quarti a Barcellona).

Djokovic-Fritz: 11-0. Di cose se ne sono viste tra loro, ma due sono i fatti certi. Uno: il serbo è sempre riuscito a decifrare il tennis dell’americano. Due: Fritz solo negli Slam è riuscito a strappargli set, ma nel 2021 si divorò la più grande tra tutte le occasioni, una rimonta da due set sotto con l’allora numero 1 chiaramente menomato (avrebbe poi vinto, in quelle condizioni, l’intero torneo). Resta da vedere cosa dirà il 2025, ma un indizio c’è già stato nei quarti degli US Open e va a favore di Djokovic. Un precedente alle Finals 2022 (semifinale) vinto dal serbo.

Djokovic-de Minaur: 3-1. Unica vittoria dell’australiano in United Cup 2024, per il resto solo dominio del serbo che non ha mai concesso più di tanto. Questo se si eccettua il primo set dell’ottavo di Wimbledon di quest’anno, comunque controbilanciato dal triplo 6-4 degli altri tre a seguire quel 6-1.

Fritz-de Minaur: 5-5. Anzi 5-6, se l’ATP decidesse di contare i Challenger (Surbiton 2018, ottavi, in questo caso). I due si sono affrontati in un po’ tutti i tipi di competizioni: Next Gen Finals (anche su questo si potrebbe dibattere circa l’utilità di chiamarlo precedente, visto il differente sistema di punteggio), Slam (US Open), ATP Finals, Coppa Davis, tornei di tutti i tipi. Manca loro soltanto un confronto sulla terra rossa, poi si sarà fondamentalmente vista ogni cosa. E, va detto, si tratta sempre di match con un certo grado d’incertezza.