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Superbike

Superbike, a Jerez si chiude il Mondiale. Razgatliogliu campione in pectore, ma Bulega non sarà rinunciatario

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Bulega Ducati
Bulega / Lapresse

Il Mondiale Superbike giunge al proprio epilogo. Il fine settimana del 18-19 ottobre coinciderà con l’ultimo round della stagione. Si correrà a Jerez de la Frontera, in Spagna. Sul piano aritmetico il titolo iridato è ancora oggetto di contesa fra Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega. All’atto pratico, il turco può essere considerato il Campione del Mondo 2025 in pectore.

Il centauro della Bmw ha difatti 39 punti di vantaggio sul rivale della Ducati. Significa che per chiudere i conti in proprio favore si può permettere di arrivare sempre sesto. Oppure di rimanere padrone del proprio destino a dispetto di un eventuale passaggio a vuoto. Se anche dovesse “bucare” completamente una delle due gare vere e proprie, gli sarebbe sufficiente arrivare terzo nella superpole race e nell’altra gara per conseguire comunque il titolo. Ammesso, e non concesso, che l’italiano faccia hat-trick.

Il ventiseienne emiliano proverà a imporsi sempre e comunque, ma come ha giustamente detto dopo l’Estoril: “Contro Toprak non mi basta vincere”. Non basterà neppure un episodio sfavorevole all’anatolico, perché ne servirebbero almeno due. Insomma, Bulega si appresta a inchinarsi al rivale, che però gli ha già concesso l’onore delle armi e lo ha investito del ruolo di suo successore.

Alle loro spalle, in tutti i sensi, c’è bagarre per la terza posizione in classifica generale. In Portogallo, Alvaro Bautista ha messo la freccia sull’infortunato Danilo Petrucci e su Andrea Locatelli. Il quarantunenne spagnolo ha ora 8 punti di vantaggio sui due italiani in quella che assume i contorni di una “volata”, ma alla luce di quanto accaduto negli ultimi due round, vede favorito proprio il veterano iberico.

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