Strada
Chi ha sconfitto Pogacar nel 2025? Non solo van der Poel: c’è un nome quasi ‘dimenticato’
Tadej Pogacar ha vinto venti gare nella stagione che ormai volge al termine. Il fuoriclasse sloveno è semplicemente stato implacabile nel corso del 2025: ha conquistato il Tour de France per la quarta volta in carriera (con quattro successi di tappa), ha dominato il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi, si è confermato Campione del Mondo, ha trionfato agli Europei per la prima volta e ha dettato legge al Giro di Lombardia per la quinta occasione consecutiva, senza dimenticarsi di Strade Bianche, Giro del Delfinato e UAE Tour.
Il 27enne si è comportato da autentico mostro in un’annata agonistica che ha fatto seguito al memorabile 2024, caratterizzato dalla storica doppietta Giro-Tour (l’ultimo a riuscirci fu Marco Pantani nel 1998) e dalla prima gioia iridata. Il capitano della UAE Emirates-XRG si è dimostrato imperiale su ogni terreno e gli avversari si sono dovuti inchinare ai suoi piedi, anche se qualcuno è riuscito a mettergli la ruota davanti e a dare qualche piccolo dispiacere a un uomo capace di vincere tre Classiche Monumento nella stessa stagione.
Le amarezze arrivano proprio nelle due Monumento in cui non ha alzato le braccia al cielo e sempre per mano di Mathieu van der Poel. L’olandese ebbe la meglio alla Milano-Sanremo: aveva ottimamente tenuto ai tentativi di attacco del balcanico sulla Cipressa e sul Poggio, poi era rientrato Filippo Ganna e aveva battuto i due rivali allo sprint. Alla Parigi-Roubaix, invece, Pogacar cadde in una curva durante un tratto in pavé a 45 km dal Velodromo, quando si trovava solo proprio con il grande rivale.
La settimana dopo la Parigi-Roubaix, nel giorno di Pasqua, Pogacar ed Evenepoel sembravano lanciati in un duello per la vittoria alla Amstel Gold Race e, invece, in un inatteso sprint a tre, vennero battuti dal sorprendente danese Mattias Skjelmose, il nome quasi dimenticato dagli appassionati ma che merita di essere ricordato per quella grande impresa compiuta nella ribattezzata Classica della Birra.
L’altra sconfitta di peso è arrivata nella cronometro dei Mondiali: quarto posto subendo l’onta di essere raggiunto da Remco Evenepoel, partito due minuti e mezzo dopo di lui. Ci fu poi un pronto riscatto nella prova in linea di sette giorni dopo. Non fa testo il secondo posto al GP di Montreal, perché concesse il successo al compagno di squadra Brandon McNulty una volta giunti insieme sul traguardo.
