Pallavolo
Pagelle Italia-Bulgaria 3-1 volley: Romanò trascinatore, Bottolo tra i grandi, De Giorgi sulle orme di Velasco
PAGELLE ITALIA-BULGARIA 3-1
Domenica 28 settembre
Simone Giannelli, 7,5: guida con lucidità, alternando con maestria il gioco al centro e in palla alta. Qualche passaggio a vuoto nel terzo set, ma nel complesso orchestra con intelligenza e personalità. Prezioso anche a muro, firma 2 punti diretti.
Yuri Romanò, 10: MVP senza discussioni. Trascina l’Italia con 16 punti e un turno al servizio devastante nel secondo set, quando mette a segno cinque ace consecutivi che spaccano la partita. Implacabile nei momenti decisivi, rappresenta il simbolo del nuovo ciclo azzurro.
Alessandro Michieletto, 8: non è andato tutto perfettamente, ma il campione si vede anche qui. Soffre in ricezione e fatica a trovare continuità in attacco, ma si accende nei frangenti caldi con colpi di classe che lanciano la squadra. Campione nella continuità e anche nelle difficoltà, il più forte e infatti vince il trofeo di MVP del Mondiale con pieno merito.
Mattia Bottolo, 9: la conclusione degna di una stagione che lo ha consacrato fra i grandissimi del volley di oggi. Inizia con qualche incertezza, poi diventa incontenibile, specialmente nel quarto set dove infila una raffica di ace che chiude di fatto i giochi. È la seconda bocca da fuoco della finale, mette a segno 10 punti ed entusiasma per grinta e personalità.
Simone Anzani, 8: il capitano d’esperienza che non tradisce. Blocca i tentativi bulgari nei momenti chiave e mette giù palloni importanti in primo tempo. Firma il punto del trionfo: chi meglio di lui per calare il sipario.
Roberto Russo, 7: parte in sordina e viene poco cercato, ma cresce alla distanza. Trova un muro pesante e qualche importante primo tempo ben eseguito. Il suo apporto diventa fondamentale soprattutto nel quarto set.
Fabio Balaso, 8,5: difese spettacolari, coperture perfette, leadership silenziosa. Si conferma elemento fondamentale per questa Nazionale. Con lui in seconda linea l’Italia ha sempre la certezza di ottenere il massimo.
Francesco Sani, 7: breve apparizione in battuta, ma già esserci è un grande traguardo.
Luca Porro, 7: entra per dare fiato a Bottolo nel terzo set, non incide particolarmente in attacco, ma la sua presenza è molto importante.
Ferdinando De Giorgi, 10: era tutto difficilissimo dopo la sconfitta contro il Belgio nel girone, ma l’Italia che cambia marcia nella prima sfida dentro o fuori con l’Ucraina è il segnale che ha ritrovato la sua squadra. In finale indovina ancora una volta le scelte di formazione, puntando sull’esperienza al centro e sulla fiducia a Bottolo. Sa gestire i momenti difficili, compreso il blackout del terzo set. Questo è il suo secondo Mondiale consecutivo vinto: un capolavoro che lo consacra tra i più grandi tecnici della storia azzurra, come il suo maestro Velasco.
