Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

US Open

Carlos Alcaraz si toglie qualche sassolino: “Tanti dicono che sono poco costante, ma i miei risultati dicono il contrario”

Pubblicato

il

Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz / IPA Sport

Carlos Alcaraz prosegue nel proprio cammino senza macchia agli US Open 2025. Il campione spagnolo (n.2 del mondo) ha sconfitto negli ottavi di finale il francese Arthur Rinderknech col punteggio di 7-6 (3) 6-3 6-4, raggiungendo i quarti dello Slam di New York senza perdere alcun set. Un ruolino di marcia strepitoso, fatto di 58 vittorie in 64 partite fin qui disputate nel 2025. L’affermazione contro il transalpino è stata la decima consecutiva dopo la finale persa contro Jannik Sinner a Wimbledon.

In questo modo, Carlitos ha raggiunto per la 13ª volta i quarti di finale in un torneo del Grande Slam, eguagliando Bjorn Borg e Boris Becker (13 ciascuno) per aver compiuto ciò prima di compiere 23 anni nell’ Era Open. A 22 anni e 111 giorni, Alcaraz è il terzo tennista più giovane (Era Open) a essersi qualificato a tutti e quattro i quarti di finale del singolare maschile nei Major in una sola stagione, alle spalle di due mostri sacri come Pete Sampras (1993) e Rafa Nadal (2008).

Risultati di un certo spessore ed è anche per questo che l’iberico ha voluto rispondere a chi ha messo in dubbio la sua continuità di rendimento: “Molti dicono che non sono abbastanza costante, ma i miei risultati parlano da soli. Nei grandi tornei arrivo sempre in fondo. È vero che a volte non basta un quarto o una semifinale, ma bisogna vedere come si è giocato: in certi casi è comunque un ottimo risultato“.

Lo spagnolo ha ormai archiviato l’anno passato, quando qualche problema c’era stato: “Non ci penso più. Ora scendo in campo con buone sensazioni, fisicamente mi sento bene e cerco solo di divertirmi, colpire bene la palla e mostrare il mio miglior tennis. Questo è il mio obiettivo principale“.

Il prossimo avversario nei quarti sarà il ceco Jiri Lehecka e Carlos ha sottolineato le difficoltà del confronto: “Jiri è davvero duro. Ha uno stile simile a quello di Rinderknech, ma più solido e con colpi migliori. Soffro ogni volta che gioco contro di lui. Ci siamo affrontati due volte quest’anno ed è 1-1 nel 2025. Dovrò analizzare cosa ho fatto bene e cosa ho sbagliato per preparare al meglio i quarti di finale“.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI