Tennis
Road to US Open 2025: il punto sulla condizione degli italiani, ultimi tornei e ambizioni
Il torneo di Cincinnati corre veloce verso la sua conclusione e lo US Open è ormai sempre più vicino. Domenica 24 agosto, sui campi di Flushing Meadows, prenderà il via l’ultimo Slam dell’anno, chi trionferà nella finale di domenica 7 settembre? È il momento di fare il punto sulla condizione dei giocatori italiani, sugli ultimi tornei e sulle ambizioni in vista del quarto Major stagionale.
Jannik Sinner si conferma, come sempre, la punta di diamante del tennis italiano. Il numero uno del mondo, al rientro in campo dopo il trionfo a Wimbledon, continua a lavorare per presentarsi nelle migliori condizioni alla partenza dello US Open, torneo vinto lo scorso anno in finale contro Taylor Fritz. L’irrisoria facilità con cui ha letteralmente annichilito Felix Auger-Aliassime, uno dei pochi avversari contro cui non aveva ancora vinto, rende al meglio l’idea dello spaventoso potenziale di un giocatore che, non appena alza il livello del suo gioco, diventa letteralmente incontenibile. Il sorteggio potrà fornire un’indicazione di massima sul cammino da affrontare, l’idea è che Sinner parta per arrivare fino in fondo e giocare, magari, una nuova finale con Carlos Alcaraz.
L’infortunio patito nella semifinale del Roland Garros e il virus che lo ha debilitato nell’immediato pre Wimbledon hanno sicuramente influito. È innegabile però che nella seconda parte di annata Lorenzo Musetti si sta esprimendo su standard di rendimento nettamente inferiori rispetto a quelli ammirati nei mesi scorsi. Il duro conferma però di non essere la superficie ideale per il toscano che fatica ad esprimere con continuità il proprio miglior tennis, situazione totalmente capovolta rispetto alla stagione sul rosso.
Diventa quasi una necessità trovare meccanismi di gioco idonei ad ottenere i meritati risultati e operare quel cambio di attitudine necessario a condurre in porto le partite sui campi in cemento. Continuare ad alimentare ambizioni da Top 10 significa incrementare un tasso di vittorie che al momento si attesta intorno al 50%.
Flavio Cobolli è incappato in un passo falso inatteso nel primo turno del torneo di Cincinnati contro il francese Terence Atmane. Il risultato negativo non mina però minimamente l’eccellente cammino di crescita del tennista romano, autore di uno stratosferico percorso di crescita che gli ha portato in dote i primi due titoli nel circuito maggiore a Bucarest e ad Amburgo e l’ingresso in Top 20. L’ultimo Slam stagionale deve rappresentare l’occasione per un cammino da protagonista che ne certifichi definitivamente lo status e lo proietti verso obiettivi ancora più ambiziosi.
Lorenzo Sonego, capace di giocarsela alla pari nel match dei sedicesimi contro l’americano Taylor Fritz, trova nel cemento il suo habitat naturale. Il giocatore torinese, impegnato nella difesa del titolo vinto a Winston Salem lo scorso anno nella finale contro l’americano Alex Michelsen, ha tutte le carte in regola per un torneo di primo piano, a patto però di essere accompagnato da un buon sorteggio e dalla capacità di ritrovare un successo di peso. La vittoria contro un Top 10, risultato che manca dal vittorioso terzo turno del Roland Garros 2023 contro Andrey Rublev.
Smaltire, nel più breve tempo possibile, le conseguenze dell’infortunio rimediato nelle fasi conclusive della finale di Umago rappresenta la priorità per Luciano Darderi. Le due vittorie ottenute a Bastad e in Croazia avevano certificato l’eccellente stato di forma di un tennista azzurro arrivato per la prima volta ad ottenere lo status di testa di serie in un Masters 1000. Il problema fisico ha poi costretto l’italiano a rinunciare al torneo di Toronto e al ritiro nel corso del secondo turno di Cincinnati contro l’argentino Comesana. Da valutare le condizioni fisiche in vista di Winston Salem, ultimo test prima del debutto a Flushing Meadows.
Liberarsi da quel senso di eterna incompiutezza per tornare a esprimere tutto il proprio potenziale. Matteo Arnaldi ha tutte le carte in regola per giocarsela alla pari anche con i migliori su queste superfici; il ligure, atteso dal torneo di Winston Salem, deve però ritrovare fiducia nei propri mezzi e continuità di rendimento nel corso della partita. Se a questo si aggiunge un pizzico di fortuna nei sorteggi, non sempre benevoli, la ricetta può essere completa.
Sembra arrivato il momento delle conferme, trasformare i semi di un notevole potenziale in importanti e prestigiosi risultati. Luca Nardi potrebbe, paradossalmente, augurarsi nuovamente un ruolo da lucky loser, condizione che lo aiuta ad esprimere il meglio di sé. A Cincinnati il marchigiano ha confermato il suo talento cristallino, sembra però arrivato il momento in cui tirare fuori tutto con continuità per non sprecare un patrimonio tecnico di enorme valore. La continuità di rendimento diventa una discriminante importante anche per Mattia Bellucci. Il tennista lombardo, reduce dal positivo torneo di Wimbledon, cerca il primo sussulto d’autore di un’estate americana che, finora, gli ha regalato le eliminazioni al primo turno a Montreal e a Cincinnati. Winston-Salem rappresenta l’ultimo test per rifinire la condizione atletica e mettere a punto gli automatismi di gioco. Ritrovare fiducia prima dell’arrivo a New York potrebbe rivelarsi fondamentale.
Il perdurare dell’assenza di Matteo Berrettini, lontano ormai dai campi dalla sconfitta subita nel primo turno di Wimbledon contro il polacco Kamil Majchrzak, rappresenta, senza dubbio, il dispiacere più grande. A destare la preoccupazione maggiore il fatto che la lunga sosta ai box non sia dettata questa volta da uno dei tanti problemi fisici che ne hanno rallentato la carriera. Il tennis italiano auspica che il romano possa ritrovare la giusta motivazione e regalare agli appassionati l’ennesima rinascita di una carriera che merita un finale assolutamente diverso da quello di una mesta uscita nell’anonimato.
