US Open
Mattia Bellucci: “Sono fiero di come sono uscito dal campo, Alcaraz ha un ventaglio imprevedibile di soluzioni”
Ci ha provato Mattia Bellucci a creare qualche problema a Carlos Alcaraz nella sessione serale a New York. Il lombardo, impegnato nel secondo turno degli US Open contro il campione spagnolo (n.2 del mondo), non è riuscito a ottenere più di quattro giochi, perdendo col punteggio netto di 6-1 6-0 6-3. Una sfida dominata da Alcaraz, che ha messo in mostra il suo infinito repertorio, esaltando il pubblico presente all’Arthur Ashe Stadium.
Per Bellucci la prima esperienza in uno stadio simile, dovendo gestire anche le emozioni di un match dai connotati sconosciuti per lui. “L’emozione è stata tantissima, specialmente scendere in campo e vederlo così grande nel riscaldamento. Ho insistito per fare il warm-up sul Centrale per avere più riferimenti, ma non si può andare a simulare quel che si prova, giocando contro un campione di questo tipo“, ha raccontato ai microfoni in conferenza stampa.
“È stato emozionante riuscire a stare sulla performance, nonostante lui fosse dominante. Sono stato in grossa difficoltà, ma ho cercato di tenere il giusto atteggiamento nel corso della partita. Sono sempre stato propositivo e questa è una cosa di cui sono fiero. È chiaro che c’è tanto dislivello specialmente in una situazione come oggi. Lui ha disputato una grande partita, questo non può che essere uno stimolo per continuare a migliorare“, ha dichiarato Bellucci.
Parlando delle caratteristiche del suo avversario, il tennista italiano ha sottolineato: “Alcaraz ha la capacità di prendersi tutto il tempo della giocata che puoi concedergli. Non appena si apre l’angolo, va con decisione, colpisce forte, sfruttando un ventaglio di soluzioni imprevedibile. Muove la palla, poi, in maniera importante. Serve molto bene, a un certo punto avevo anche capito le direzioni che usava maggiormente, ma comunque ha una velocità di rotazione che ti mette in difficoltà anche quando esegue la seconda in battuta“.
In conclusione, sulle sensazioni del confronto: “Ho avuto difficoltà anche legate alla confusione tra gli spalti, non percepivo il rumore della palla. Questo chiaramente non giustifica la grande differenza che c’è stata. Sono stato felice di entrare in campo e fiero quando sono uscito, a differenza della partita contro Norrie a Wimbledon. È vero, la partita qui è stato meno lottata, ma mi riferisco al mio approccio. Qui ho commesso diversi errori perché sono stato costretto dal mio avversario ad andare oltre io mio livello. Chiaro, mi avrebbe fatto piacere giocarmela di più, ma sono contento del mio atteggiamento“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini
