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Pallavolo

Italia-Cuba: 35 anni dopo Rio, di nuovo faccia a faccia per un sogno chiamato semifinale di Nations League

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Muro Italia/Fivb

Italia-Cuba non è solo un quarto di finale della Volleyball Nations League 2025. È una partita che sa di storia, di leggenda. È il ricordo vivo di una notte del 1990 a Rio de Janeiro, quando gli azzurri guidati da Velasco sconfissero la corazzata caraibica nella finale del Mondiale, aprendo un’epoca irripetibile fatta di tre titoli iridati consecutivi. A distanza di 35 anni da quella partita che cambiò il destino della pallavolo italiana, le due squadre tornano a incrociarsi in una sfida ad alta intensità, che vale un posto tra le migliori quattro del mondo.

Domani, martedì 30 luglio alle ore 9 italiane (le 15 locali), l’Italia affronterà Cuba nei quarti di finale della Final Eight della VNL a Ningbo, in Cina. Gli azzurri arrivano a questo appuntamento forti di 10 vittorie in 12 partite nella fase intercontinentale, compreso lo splendido filotto della week 3 di Lubiana, dove hanno superato Slovenia, Polonia, Argentina e Bulgaria. Un cammino convincente, costruito sull’equilibrio, sull’identità tecnica e su una crescita continua.

La Nazionale di Ferdinando De Giorgi si presenta con la consapevolezza di avere mezzi importanti, ma anche con la fame di chi sa di non aver ancora raccolto quanto meritato in questa competizione: una medaglia in VNL manca ancora nel palmarès dell’Italia, e questo può essere l’anno giusto per colmare il vuoto. Di fronte, però, ci sarà una Cuba rinnovata e pericolosa, capace di chiudere al settimo posto la prima fase, con una crescita evidente nel corso del torneo. Squadra fisica, esplosiva, piena di talento: tra i protagonisti spicca Robertlandy Simon, autentico monumento della pallavolo mondiale e uomo simbolo di una generazione che sogna il ritorno ai vertici.

Il bilancio storico tra le due Nazionali è in perfetto equilibrio: 93 confronti ufficiali, 47 vittorie italiane e 46 cubane. Non c’è nulla di scontato. Non c’è margine per cali di tensione. Chi passerà il turno affronterà in semifinale la vincente tra Francia e Slovenia, in campo mercoledì. Ma il futuro si costruisce un set alla volta, e domani l’Italia dovrà saper domare una Cuba che gioca senza nulla da perdere. Serve la versione migliore degli azzurri. Serve quello spirito che, proprio nel 1990, li rese grandi per la prima volta.