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Golf: Ashun Wu rimonta e vince il China Open, Edoardo Molinari scende

Colpo forse non a sorpresa, ma senz’altro gradito, per Ashun Wu. Il cinese, alla soglia dei quarant’anni, torna a vincere sul DP World Tour a tre anni di distanza dall’ultima volta. Suo il China Open, anche in questo caso con un certo tipo di retrogusto, perché sono passati 10 anni dalla prima volta in cui lo portò a casa. Stavolta ce la fa in rimonta, con lo score di -17 e con un ulteriore vantaggio: ad oggi sarebbe qualificato per il PGA Championship come parte dei primi tre dell’Asian Swing.
Totale rivolgimento di tutte le cose nelle ultime 18 buche, quelle in cui Wu (che dopo il terzo giro era ottavo) riesce a precedere di un solo colpo, grazie al proprio 65, l’inglese Jordan Smith, che pure male non è andato visto il -4 odierno (67). Finisce in terza posizione il tedesco Yannik Paul, con un -12 che comunque gli permette di compiere un’importante risalita nella Race to Dubai.
Scendono giù dal podio Eugenio Chacarra e Haotong Li: per lo spagnolo e il cinese quarto posto a -11 in compagnia dell’altro padrone di casa Zecheng Dou. Ed è delusione anche per Tapio Pulkkanen: il finlandese è settimo a -10 dopo non aver mai realmente inciso in giri diversi dal primo. Ottavi il cinese Wenyi Ding e il danese Jacob Skov Olesen, ma il vero grande colpo all’incontrario è di Kiradech Aphibarnrat.
Per il thailandese sembrava possibile un ritorno in auge dopo anni particolarmente problematici, invece il 74 lo condanna al decimo posto assieme al danese Rasmus Neergaard-Petersen, al tedesco Marcel Schneider e all’americano Brandon Wu. Conclude al 36° posto Edoardo Molinari, opaco negli ultimi due giri con un 74 e un 73 che lo fanno scendere rispetto alle ottime ambizioni che sembravano essere arrivate dopo i primi due giri.