Sci Alpino
Pagelle Parallelo a squadre: Collomb è il futuro, Vinatzer da gara secca, Della Mea e Della Vite in ascesa

PAGELLE PARALLELO A SQUADRE MONDIALI SCI ALPINO
Giorgia Collomb, 10: è stata formidabile, maestosa. Ha ottenuto tre vittorie, cedendo solo ai quarti alla francese Marie Lamure per appena 4 centesimi. In particolare è stata determinante nell’atto conclusivo, dove ha fatto segnare un ottimo tempo di 25″43, rivelatosi decisivo nella sommatoria complessiva che ha regalato l’oro all’Italia. A 18 anni e 110 giorni è diventata la sciatrice italiana più giovane a conquistare una medaglia ai Mondiali, strappando il record ad Isolde Kostner. Ha dimostrato un temperamento fuori dal comune. Nonostante la verdissima età, non solo non ha tremato con in palio una medaglia d’oro, ma si è persino esaltata proprio nel momento di massima tensione, demolendo la veterana Wendy Holdener. Questa ragazza valdostana ha un talento sconfinato, lo aveva dimostrato anche ad inizio stagione concludendo nelle prime 20 in Coppa del Mondo sia in gigante sia in slalom. Poi un periodo di appannamento assolutamente comprensibile. Aspettiamola, perché arriverà. Servirà qualche anno, ma c’è un futuro dietro Brignone, Goggia e Bassino.
Lara Della Mea, 9: si conferma una specialista sopraffina del parallelo. Dagli ottavi alla semifinale si rivela un’autentica sentenza, vincendo con autorità e facendo segnare dei tempi importanti. Peccato per la scivolata nell’atto conclusivo contro la non irresistibile Delphine Darbellay, contro cui sarebbe forse bastato sciare con margine per imporsi. Ma va bene così. Attenzione che questa ragazza, da gennaio in avanti, ha dato una svolta alla sua carriera: in gigante può rapidamente scalare le gerarchie. Una vera e propria metamorfosi per la classe 1999 che era nata come slalomista.
Filippo Della Vite, 8: ai quarti è decisivo nel successo contro il temibile Leo Anguenot. Sembra quasi il più in palla tra gli azzurri, poi va in calando nei turni successivi. Questo trionfo deve dargli fiducia, perché anche in questo caso il talento è fuori discussione. Stiamo parlando di un potenziale grande gigantista, sin qui rimasto colpevolmente ai margini.
Alex Vinatzer, 10: amici, il discusso altoatesino, a soli 25 anni, vanta già tre medaglie ai Mondiali (1 oro e 1 bronzo a squadre, 1 bronzo individuale in slalom). Scusate se è poco…Si conferma un uomo da grandi appuntamenti. In una intervista a Salotto Bianco di qualche settimana fa, andata in onda sul canale Youtube di OA Sport, rivelò di amare le gare secche come quelle dei Mondiali e delle Olimpiadi, perché generano in lui l’adrenalina del ‘tutto o niente’. Oggi ha proprio dimostrato di avere la stigmate del campione nella finale per il titolo: costretto a vincere contro il veterano Thomas Tumler, non ha sbagliato nulla e si è imposto con autorità. Non sappiamo se troverà mai continuità tra slalom e gigante. Ma se un giorno ciò dovesse accadere, allora per gli avversari saranno dolori…