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Tennis, Iga Swiatek dà una spiegazione sui tanti infortuni nel circuito maschile

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Iga Swiatek
Iga Swiatek / LaPresse

Quest’oggi ha preso il via, con i primi match del tabellone principale femminile, l’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia. Al Foro Italico l’atmosfera è sempre speciale, ma inevitabilmente l’entusiasmo degli appassionati è stato smorzato dagli infortuni eccellenti delle ultime settimane. Il riferimento è soprattutto allo spagnolo Carlos Alcaraz e a Jannik Sinner.

L’iberico, tornato a giocare a Madrid dopo aver saltato gli appuntamenti di Montecarlo e di Barcellona per problemi al braccio destro, ha subìto la classica ricaduta e quindi niente Roma. Situazione complicata anche per Sinner, costretto al ritiro a Madrid per problemi all’anca prima di affrontare il canadese Felix Auger-Aliassime e poi al doloroso forfait nell’evento davanti al pubblico di casa.

Questione infortuni che tiene banco, visti gli abbandoni sulla terra rossa spagnola anche dei cechi Jakub Mensik e Jiri Lehecka e del n.4 del mondo, Daniil Medvedev. A dire la sua è stata la n.1 WTA, Iga Swiatek, trionfatrice alla Caja Magica: “Penso che nel complesso oggi sia tutto più impegnativo perché giochiamo in maniera più rapida. D’altro canto, però, siamo sempre molto concentrati a migliorare fisicamente. Qualche volta prendi più precauzioni a causa di ciò. Adesso comunque tutti si muovono meglio, tutti sono più forti, è difficile vincere le partite. Poi personalmente per me è difficile fare un confronto fra il gioco sul duro e quello sulla terra a livello ATP. Non sono quel tipo di specialista che può analizzare i motivi dietro a questi infortuni. Magari il fatto che siano capitati tutti in questo periodo, può anche essere solo una coincidenza“, ha dichiarato la polacca nel corso della conferenza stampa al Foro Italico.

In generale si può dire che il Tour, sia a livello femminile che a livello maschile, stia diventando sempre di più esigente, sia per la lunghezza dei tornei, sia per le regole del dover giocare obbligatoriamente un determinato numero di tornei. Vediamo cosa succederà in futuro. Sarà importante una corretta programmazione, perché a volte sei costretto a saltare dei tornei importanti per te, solo per essere pronto per quello successivo“, ha precisato Swiatek.