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Formula 1

Lewis Hamilton vuole Adrian Newey in Ferrari: “E’ in cima alla lista delle persone con cui lavorare”

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Lewis Hamilton
Hamilton / LaPresse

Pensare al futuro. È stata una conferenza stampa un po’ particolare per Lewis Hamilton, alla vigilia del sesto appuntamento del Mondiale 2024 di F1 a Miami (USA). Il britannico ha parlato davanti ai microfoni tanto di 2025, considerando il suo approdo in Ferrari dove potrebbe lavorare anche con il geniale progettista britannico, Adrian Newey.

Come annunciato ieri, Newey lascerà il Gruppo Red Bull Technology nel primo trimestre del 2025, per concentrarsi già a partire da questa parte di stagione (2024) sullo sviluppo finale della prima Hypercar di Red Bull, la RB17. Stando a quanto è emerso, l’ingegnere più noto del Circus potrà unirsi a un nuovo team già nel corso del prossimo anno e dunque poter far valere le proprie idee nel 2026, annata del cambiamento regolamentare in F1.

A questo proposito, Hamilton ha espresso un proprio pensiero, in relazione anche ai rumours di un ingaggio di Newey da parte della Rossa: “Se ho espresso alla Ferrari e al presidente Elkann il desiderio di avere con me Newey? Sono tutte conversazioni private, ma se dovessi fare una lista di persone con cui io vorrei lavorare, lui sarebbe in cima. Quando sono entrato in McLaren la macchina era un’evoluzione del suo lavoro, per cui mi sentivo un privilegiato. Abbiamo visto che i team dove ha lavorato sono stati sempre grandi avversari per tutti. Ma è sempre il team che conta più di tutto, quindi l’esperienza che lui porta viene sfruttata da cui resta. Ma ogni team sarebbe fortunato nel lavorare con lui”.

In relazione poi al rapporto con Frederic Vasseur (Team Principal della scuderia di Maranello) e John Elkann (presidente della Ferrari), Lewis ha chiarito: “Parlo spesso con loro, ma non ho un contatto diretto con la squadra, anche perché sono concentrato a come batterli in pista in questa stagione. Ho sempre grandi motivazioni e spingo sempre al massimo per massimizzare le mie prestazioni, volendo rendere orgogliosa la mia famiglia che ha lavorato duro per permettermi tutto questo“.