Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2024: le quattro maglie. I simboli per primato, GPM, punti e miglior giovane

Pubblicato

il

Maglia Rosa
Maglia Rosa / LaPresse

Tic tac, il tempo scorre inesorabile e siamo sempre più vicini all’inizio del Giro d’Italia 2024. Sabato 4 maggio da Venaria Reale partirà finalmente l’edizione numero 107 della grande corsa a tappe che si corre lungo le strade del nostro paese, e come ogni anno saranno quattro le classifiche principali e le maglie che saranno messe in palio. Dalla più ambita e prestigiosa a quella di miglior giovane, dalla classifica a punti dedicata ai velocisti a quella dei GPM riservata agli scalatori.

MAGLIA ROSA

Quella che ogni bambina/o sogna quando imbraccia una bicicletta e impara a pedalare. È entrata a far parte della storia del Giro dal 1931, nonostante la prima edizione sia datata 1909. Il primo a indossare la Rosa fu Learco Guerra, vincitore della tappa inaugurale con arrivo a Mantova. Francesco Camusso conquistò fu il primo quell’anno a conquistare il primato della generale con il simbolo della nuova Maglia Rosa. Il cambio di colore è stato introdotto da Armando Cougnet, giornalista della Gazzetta dello Sport e ideatore del Giro d’Italia, omaggiando proprio il suo giornale e prendendo ispirazione dal Tour de France, quando nel 1919 istituì la Maglia Gialla in onore al colore delle pagine del giornale L’Auto (l’attuale Equipe).

MAGLIA AZZURRA

O ex maglia verde. È il simbolo del “miglior scalatore”, che va a chi vince la classifica a punti stilata in base ai punti conquistati dai corridori che passano per primi sotto il Gran Premio della montagna. Il cambio di colorazione avvenne nel 2012 per questioni di sponsorship, mentre colui che ha vinto più classifiche dei GPM è Gino Bartali, capace di imporsi per ben sette volte. A volte riservata a un uomo che non fa classifica ma decide di inseguire questo obiettivo andando in fuga e racimolando punti sulle salite poste ad inizio tappa, vediamo se il cannibale Tadej Pogacar quest’anno vorrà prendersi tutto.

MAGLIA CICLAMINO

È la maglia che premia il vincitore della classifica a punti, solitamente riservata ai velocisti. E quest’anno la battaglia si annuncia campale, con Jonathan Milan che farà di tutto per difenderla e conquistarla una seconda volta. Colui che ha vinto più volte questo simbolo del Giro d’Italia è Francesco Moser, con quattro successi. Questa classifica fu istituita nel 1966 con il colore rosso, salvo poi diventare ciclamino nel 1970. Ci fu poi nel 2016 un’annata in cui si tornò alla colorazione originaria, salvo poi ripassare definitivamente alla cromatura attuale.

MAGLIA BIANCA

Premio riservato al miglior giovane. Si tratta di una vera e propria classifica generale riservata i ciclisti Under 26, ovvero quelli che non hanno ancora compiuto il 26° anno di età il 1º gennaio dell’anno in corso. Possiamo dire che è quella con minori assegnazioni nella storia del giro, dato che fu introdotta nel 1976 ma assegnata solo fino al 1994. È poi dal 2007 che è in pianta stabile tra le classifiche del giro, e nessuno è riuscito a vincerla per tre volte.