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Ginnastica artistica, Asia D’Amato e una carriera di grandi successi funestata dagli infortuni: quando la sfortuna ci vede benissimo

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Asia D'Amato
Asia D'Amato / IPA Agency

Un talento cristallino funestato dagli infortuni. La carriera di Asia D’Amato si distingue per grandi successi, tra cui spiccano l’apoteosi nel concorso generale individuale agli Europei 2022 (seconda italiana a imporsi sul giro completo a livello continentale dopo Vanessa Ferrari) e l’annesso sigillo con la squadra, senza dimenticarsi di ben due medaglie ai Mondiali: il mitico bronzo con le compagne nel 2019 e l’argento al volteggio nel 2021.

Proprio quel volteggio che per ben due volte ha frenato la sua carriera: durante la finale di specialità degli Europei 2022, dopo aver festeggiato il trionfo nell’all-around, si fece male al piede destro e dovette sottoporsi a un’operazione per la ricostruzione di alcuni legamenti della caviglia; durante l’atto conclusivo all’attrezzo in occasione della tappa di Coppa del Mondo 2023 a Il Cairo rimediò la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco sinistro, vedendosi così costretta a un nuovo intervento chirurgico.

Due volte sotto i ferri nel giro di un anno, con l’impossibilità di partecipare ai Mondiali in un autunno. Per due volte la 21enne genovese è riuscita a rialzarsi con caparbietà e a tornare in campo gara: nel 2023 salì sul podio agli Europei per due volte (argento al volteggio e con la squadra), nel 2024 aveva recuperato tutti gli esercizi e si era presentata pimpante a Rimini. Ancora una volta, però, la sfortuna ci ha visto benissimo: dopo l’esecuzione di un elemento acrobatico al corpo libero durante le qualificazioni si tocca il ginocchio sinistro e rimedia la lesione al legamento crociato, lo stesso già operato un anno prima.

Questa volta non salterà i Mondiali, ma l’evento più importante del triennio: le Olimpiadi di Parigi 2024. E fa malissimo, anche perché Asia D’Amato è un pilastro delle Fate e si è sempre distinta per le proprie doti tecniche e umane. Ora l’intervento, verosimilmente in Austria. Con l’auspicio che l’azzurra mantenga il suo spirito combattivo e si rialzi per la terza volta. L’augurio è di rivederla all’opera nel 2025, magari per inseguire ancora il sogno di una convocazione alle Olimpiadi dopo aver preso parte ai Giochi di Tokyo 2020, chiusi al quarto posto con la squadra.