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Bertolucci sull’infortunio di Sinner: “Un’infiammazione, deve riposare. Ha giocato tanto e sta accusando”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Chiedere lumi. La decisione di ritirarsi da parte di Jannik Sinner, qualificato ai quarti di finale del Masters1000 di Madrid, sta facendo discutere tra gli appassionati. Le posizioni sono diverse, in un torneo spagnolo che si avvia alla conclusione senza i primattori attesi, pensando anche a Carlos Alcaraz e non dimenticando Rafa Nadal. Ne abbiamo parlato con Paolo Bertolucci, impegnato in questi giorni nelle telecronache a Sky Sport, per capire un po’ meglio sulla base della sua esperienza cosa stia accadendo.

Bertolucci sui social si è detto preoccupato del problema all’anca di Sinner e allora gli si è chiesto di argomentare: “Per un tennista l’anca è una parte del proprio corpo molto importante e avere un problema lì non è certo da sottovalutare, ricordando in passato infortuni di giocatori noti come Kuerten, Hewitt e Murray. Da quello che sappiamo, parliamo di un’infiammazione e l’unico modo, io credo, sia quello di riposare e di curarla. Noi non possiamo sapere l’entità, solo Sinner e il suo staff lo sanno“.

A questo proposito, fanno discutere le dichiarazioni di Jannik già alla vigilia dell’evento madrileno, presentando il 1000 spagnolo come un torneo di preparazione e volendo un po’ mettere le mani avanti: “Sinceramente, io mi auguravo di vederlo a Roma direttamente, dopo la sconfitta contro Tsitsipas a Montecarlo. Tuttavia, Sinner e chi lo segue conoscono meglio di noi la situazione. Ne sto leggendo tante a riguardo, anche del ritiro di Madrid programmato sulla base della sconfitta di Alcaraz. Lasciamo perdere…Come avevo già detto, la questione è stata valutata giorno per giorno perché parliamo di un’infiammazione e sulla base delle sensazioni del giocatore hanno deciso. Come possiamo dire giusto o sbagliato, non avendo chiari tutti gli elementi e non conoscendo quanto sia importante il fastidio? Ci si potrebbe chiedere se sia giusto anche andare a Roma, perché riposo e allenamento richiedono tempi che io non so se in 10 giorni ci si riesce. Tuttavia, noi non possiamo conoscere da fuori la veridicità del contesto“.

La citazione su Alcaraz cade a fagiolo per un approfondimento sullo spagnolo, uscito di scena contro Rublev: “In cronaca mi ero sbilanciato e non vedevo il modo in cui lo spagnolo avrebbe potuto perdere, al netto di una sua grande controprestazione. Oggettivamente, dopo un primo set discreto, Alcaraz era irriconoscibile e ben al di sotto del 50%. Probabilmente ha pagato anche la lontananza dai campi o il pensiero del braccio che fa male, però è stata una prova molto sottotono, un disastro“.

Alcaraz come Sinner con guai fisici di vario genere. Vien da chiedersi se ci sia un problema di calendario: “Anche in passato si giocava tanto, ma quello che è cambiato è il modo in cui si gioca a tennis e l’impatto fisico/atletico. Noi teniamo conto solo della prestazione pura in partita, ma dobbiamo considerare le ore di allenamento tra campo e palestra e gli obblighi che questi giocatori hanno. Credo che la programmazione tra rinunce e ritiri sarà sempre più una consuetudine, sulla base delle proprie priorità. Del resto, se andiamo a vedere: Tsitsipas a Madrid ha subito perso, dopo le due Finali a Montecarlo e a Barcellona; Ruud ha perso da Auger-Aliassime ed era stanco. Non si riesce a tenere più di due/tre tornei consecutivi ad altissimo livello. Jannik ha giocato molto, visto che è praticamente sempre arrivato in fondo ai tornei, e sta accusando. Alcaraz ha avuto spesso dei problemi, dovendo ritirarsi a Rio de Janeiro e saltare Montecarlo e Barcellona. Il quadro è questo“.

In vista di Roma e di Parigi, Bertolucci ci rivela un nome da considerare: “Auger-Aliassime l’ho visto molto brillante, a livello di due anni fa. Mi ha impressionato, andrà valutato“. Parlando proprio di questi due eventi, appare molto difficile fare una griglia di partenza dei favoriti: “Se Sinner stesse bene lo darei per primo favorito al Foro Italico, ma torniamo al discorso di prima. Per cui, il quadro è decisamente aperto e le incognite sono molte. Non sappiamo neanche come stia Djokovic…In tutto questo, anche il tabellone inciderà molto e vediamo Rafa Nadal con chi si incrocia“.

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