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Vagnozzi scherza su Sinner: “Dobbiamo un po’ calmarlo, vorrebbe allenarsi sempre. Con Medvedev sarà difficile”

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Jannik Sinner

La soddisfazione c’è nel clan di Jannik Sinner, dopo l’affermazione storica nelle semifinali degli Australian Open 2024 contro Novak Djokovic (n.1 del ranking). L’altoatesino ha regolato con il punteggio di 6-1 6-2 6-7 (6) 6-3 l’asso serbo e si è meritatamente conquistato l’accesso alla Finale, la prima in carriera in un Major, affrontando il vincente della sfida tra il russo Daniil Medvedev e il tedesco Alexander Zverev.

Un avvicinamento allo Slam diverso dal passato. Sinner e il suo staff avevano deciso di non prendere parte ad alcun torneo ufficiale, dedicandosi molto agli allenamenti e alla preparazione. Ne ha parlato in conferenza stampa, Simone Vagnozzi (coach del giocatore italiano): “Siamo sempre stati convintissimi che fosse la scelta giusta. Sinner mi ha stupito per il fatto che, pur senza giocare partita per più di un mese, è arrivato in semifinale senza perdere un set. Ci poteva essere qualche dubbio o qualche difficoltà in più nei primi incontri, ma eravamo convinti della decisione presa anche perché noi non abbiamo fatto questa valutazione solo in ottica Australian Open, ma per tutta l’annata“.

Miglioramenti nel gioco che si sono notati specialmente al servizio, con un rendimento incredibile nella gestione delle palle break (26/28 annullate nelle prime cinque partite e nessuna concessa a Djokovic): “Sapevamo che lui ha le capacità per essere anche un grande servitore e a mio avviso ha ancora tanti margini di miglioramento. Nel lavoro ci siamo concentrati sia sulla prima che sulla seconda di servizio per avere più punti “gratuiti” e maggior imprevedibilità“.

In vista della Finale non ci sono preferenze su chi sarà il prossimo avversario: “Credo cambi poco perché sono due grandissimi giocatori. Zverev sta servendo benissimo e fisicamente sta bene. Stesso discorso per Medvedev. Sono due giocatori diversi per un certo modo di veder le cose, ma penso che le difficoltà siano uguali“. A conclusione una battuta sulla routine prima dei match: “Facciamo un po’ le stesse cose, certo Jannik a volte lo devi anche un po’ calmare perché vorrebbe stare più del dovuto in campo, ma fa parte del suo carattere. Fortunatamente, prima della sfida contro Djokovic, siamo riusciti a tenerlo un po’ più fermo (ride, ndr)“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

Foto: LaPresse

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