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Sinner resta umile: “Niente insegna più dei match con Djokovic. Ho ancora una partita da fare”

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Jannik Sinner

Felicità e consapevolezza: sono queste le sensazioni che albergano nell’animo di Jannik Sinner dopo la vittoria nella semifinale degli Australian Open 2024 contro Novak Djokovic. Una prestazione superlativa dell’altoatesino, primo tennista in grado di battere Nole a questo punto dello Slam australiano. Un match nel quale la grande crescita tecnica, fisica e mentale di Sinner si è notata in tutto e per tutto.

In questo momento provo felicità e soddisfazione perché abbiamo lavorato tanto per giocare bene certe partite, ma il torneo non è ancora finito. Domenica ho un’altra partita importante da fare. Certo, battere Djokovic in uno Slam come questo è un traguardo molto significativo“, ha raccontato l’azzurro (n.4 del mondo) in conferenza stampa.

Un risultato frutto di quanto accaduto in passato, in riferimento alle ATP Finals e alla vittoria in Coppa Davis: “I match vinti a novembre contro di lui sono stati molto importanti perché giocare contro Djokovic a stretto giro ti fa capire cose che nessun allenamento ti può dare, nella gestione dei pressure point. Quando l’anno scorso ho perso tre set a zero, mi sono sentito più vicino a Wimbledon ed ero convinto che fosse così“.

Analizzando nello specifico della partita, il giocatore italiano ha sottolineato: “Lui nei primi due set non ha giocato benissimo, siamo onesti, ma dal terzo era tutto abbastanza alla pari e sono riuscito a vincere in lotta. L’idea era quello di gestire il tutto con calma, alla fine ero molto focalizzato sul giocare punto a punto e questo mi ha portato alla vittoria. Quando non ho sfruttato il match-point nel terzo set non è stato un momento semplice, ma sapevo che dovevo lavorare ancora tanto per costruirmi altre chance, come è accaduto nel quarto parziale“.

A conclusione, una battuta sul momento magico vissuto dall’Italia in questo torneo, vista la presenza di Andrea Vavassori e di Simone Bolelli nella Finale del doppio: “E’ bello vedere anche il doppio nell’atto conclusivo, conosco Andrea e Simone e sono molto contento per loro. Ho guardato la loro semifinale e spero davvero che possano vincere perché il loro successo è anche funzionale alla Coppa Davis“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

Foto: LaPresse

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