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MotoGP, Bagnaia: “Marquez avrà la moto che ha vinto il Mondiale, è uno stimolo. Martin non mi ha dato fastidio”

Intervista al bi-campione del mondo di MotoGP, Francesco Bagnaia. Il centauro della Ducati si è soffermato su tanti temi interessanti: dal duello con Jorge Martin, all’arrivo di Marc Marquez, fino al rilancio del motociclismo italiano a suon di vittorie.

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Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia / Lapresse

Nel 2022 Francesco Bagnaia ha riportato in Italia il titolo mondiale della MotoGP dopo un digiuno di ben 13 anni e grazie ad una rimonta portentosa nei confronti del francese Fabio Quartararo, dal quale a metà stagione era staccato di ben 91 punti. Un trionfo epocale in sella alla Ducati, ripetuto poi in un 2023 completamente differente: prima parte di stagione dominata, poi il grave incidente di Barcellona, fino all’apoteosi nell’ultima gara a Valencia dopo la rovente sfida con lo spagnolo Jorge Martin.

Il prossimo 14 gennaio ‘Pecco’ compirà 27 anni. Si trova dunque nell’era della piena maturità agonistica, peraltro con la serenità d’animo di chi ha già vinto tanto e non ha più nulla da dimostrare. L’asticella a questo punto si alza sempre di più: il centauro piemontese proverà a diventare il decimo della storia a conquistare l’iride per tre volte consecutive della Classe Regina (500/MotoGP).

Non mancheranno le insidie: dal velocissimo e tenace Jorge Martin, a Marc Marquez che ha deciso di rimettersi in gioco con la Ducati non ufficiale del Team Gresini, sino agli altri piloti italiani Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini, senza dimenticare la crescita di Aprilia e KTM, con quest’ultima che potrà fregiarsi anche dell’enfant prodige Pedro Acosta. Insomma, un Mondiale 2024 che promette scintille e sorprese ad ogni fine settimana. Bagnaia è pronto a raccogliere questa nuova e stimolante sfida.

È stato più complicato vincere in rimonta da -91 nel Mondiale del 2022, oppure vivere una stagione di testa come quella scorsa, con un Jorge Martin che ha provato la rimonta fino all’ultimo?
Sono stati impegnativi entrambi. Quest’anno fino a Barcellona siamo stati leader assoluti della classifica, dopo l’incidente ho faticato sia a livello fisico che mentale, ma ho lavorato duramente insieme alla mia squadra, la mia famiglia e l’Academy e devo ringraziarli perché mi hanno dato una grossa mano. Quest’anno però, grazie all’esperienza del 2022, sono riuscito a gestirlo meglio e godermelo di più“.

Alcuni comportamenti di Martin, soprattutto alla fine della stagione, ti hanno dato un po’ di fastidio? Per esempio quando cercava di provocarti o ti prendeva la scia durante le prove libere e le qualifiche. 
Non mi hanno mai dato fastidio i comportamenti di Martin. È sempre stata una lotta pulita in pista e dettata dal rispetto fuori dalla pista. Lui era in svantaggio e doveva cercare di mettermi pressione, lo avrei fatto anche io“.

Solamente nove piloti nella storia hanno vinto tre mondiali di fila tra 500 e MotoGP, tu potresti essere il decimo: quanto è stimolante per te? Guardi a questo tipo di statistiche?
Non guardo le statistiche, penso solo a fare del mio meglio sempre. Sono molto orgoglioso di quello che siamo riusciti a fare in questi anni, ma non voglio pensare alle statistiche, solo a fare ancora meglio“.

Carlo Pernat ha dichiarato che secondo lui Marc Marquez porterà scompiglio in Ducati, cosa ne pensi di quest’affermazione?
“Non mi riguarda, penso che avere un pilota come Marc su una Ducati sia uno stimolo in più per noi”.

C’è stato un momento in cui si vociferava che Enea Bastianini potesse andar via dalla Ducati per far posto a Martin: quanto c’è stato di Bagnaia nel fatto che alla fine il pilota italiano sia stato confermato? Questo può aver migliorato il tuo rapporto con Bastianini?
Io non centro con questo tipo di scelte, per me cambia poco. Enea si è meritato il posto in ufficiale nel 2022 e quest’anno è stato sfortunato e questo non l’ha aiutato, ma penso che tutt’ora si meriti il posto nel team ufficiale“.

In generale Bastianini lo vedi come un possibile avversario per il Mondiale o come un compagno di squadra che all’occorrenza potrà aiutarti?
Enea è assolutamente un possibile avversario per il Mondiale, come tutti gli altri piloti della griglia“.

Che riscontri hai avuto nei test dalla Ducati in versione 2024?
“La Ducati 2024 mi piace, come mi piaceva la 2023”.

Marquez utilizzerà una Ducati del 2023: è uno svantaggio non avere la moto ufficiale del 2024?
La 2023 è la moto che ha vinto il titolo mondiale ed è perfetta, non lo vedo come uno svantaggio“.

Hai rilanciato il motociclismo in Italia dopo Valentino Rossi, la tua è una nuova generazione importante: con te ci sono anche Bastianini, Bezzecchi, Morbidelli, Di Giannantonio, Marini… cosa ne pensi della scelta di Marini di fare questo ‘salto nel vuoto’ in Honda? In generale ti potrebbe interessare la sfida di vincere con una moto che in questo momento fa più fatica?
Prima di poter essere paragonato a Valentino ho ancora molta strada davanti, però vedere le tribune rosse mi rende orgoglioso e devo ringraziare il mio fan club perché ha fatto un lavoro fantastico. Non sono nella testa di Luca, quindi non so cosa l’abbia portato a fare questa scelta, sicuramente molto coraggiosa, e sono contento per lui. Io ho fatto una scelta molto tempo fa e sto bene così. Ricordiamoci che quando ho firmato il primo contratto con Ducati nel 2018 non era la moto di adesso e ora l’abbiamo portata ad essere quella più ambita“.

Cosa ne pensi di questa MotoGP dove le gomme influiscono così tanto e delle gare sono compromesse da alcune mescole difettose? Saresti favorevole a un ritorno all’antica, dove i piloti dovevano pensare semplicemente a spingere e andare più veloce possibile senza dover pensare a salvare la gomma?
Io penso solo a guidare e vincere le gare, il resto non mi compete. Come in tutte le cose si va avanti, essere all’antica non ti porta a migliorare, quindi sono felice così, bisogna essere bravi ad adattarsi“.

Ci descriveresti il tuo rapporto con il tuo ingegnere capotecnico Cristian Gabarrini, che ha seguito piloti come Casey Stoner, Jorge Lorenzo e altri. La sua esperienza quanto è stata determinante per le tue vittorie?
Con Cristian ho un ottimo rapporto. Lavoriamo insieme dal 2019 e siamo amici. Abbiamo attraversato dei momenti difficili insieme e grazie alla sua esperienza ne sono uscito un pilota migliore e devo ringraziarlo“.

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